«Gli ozi di Ercole», musica e teatro per l’eroe mitologico
Un festival che esplora attraverso linguaggi diversi — teatro, musica, reading — la figura di Ercole, l’eroe che ha dato il nome alla città di Ercolano, accostato alle figure di altri dei ed eroi.
Si è aperto ieri al Parco Archeologico di Ercolano la quarta edizione del festival «Gli ozi di Ercole», ideato dal direttore, Francesco Sirano e con la direzione artistica di Gennaro Carillo. La rassegna prosegue fino a domenica e tutti gli spettacoli, a ingresso libero, possono essere seguiti anche in streaming sul sito gliozidiercole.it.
«Il tema di quest’anno è “Ercole e gli altri”. La prima serata si è concentrata sul mito di Narciso, esplorato anche dalla musica jazz di Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia. Questa sera invece ascolteremo le voci di Eracle e del suo alter ego latino, Ercole che non è la stessa figura ma una sua evoluzione. Quando i romani si appropriarono dell’universo mitologico greco, lo variarono» sottolinea Sirano che stasera sarà sul palco in una conferenza-recital insieme a Laura Pepe, professoressa di Istituzioni di Diritto romano e di Diritto greco antico alla Statale di Milano.
Sarà invece Massimo Popolizio a dar voce a Eracle-ercole leggendo pagine dall’«eracle» di Euripide all’«hercules furens» di Seneca, ma anche pagine di Pindaro. «Autori che mostrano l’ambiguità di ogni personaggio eroico, il loro camminare sempre sul confine del bene e del male».
A seguire il concerto in assolo della cantante e polistrumentista tedesca Anna-maria Hefele, un viaggio nelle potenzialità infinite della voce umana, con un repertorio che spazia dalla musica antica a Brian Eno «del cui brano “By This River” Hefele offre un’interpretazione memorabile» assicura Sirano. Domani la rassegna mette a confronto Odisseo e Achille, spaziando dalla letteratura antica — con l’antichista e scrittore Matteo Nucci — alla musica pop rock (Lucio Dalla, i King Crimson etc.) con il critico musicale Gino Castaldo.
A conclusione del festival,il concerto della cantautrice Flo, accompagnata dal suo trio e del suo trio. Un viaggio fra musica e narrazione, che porterà in giro per il mondo. «Proporrà, infatti, anche brani di cantautrici sudamericane «che hanno giocato un ruolo importante coi loro testi, nel diffondere consapevolezza politica nei loro paesi, nei periodi delle dittature».