Al candidato pro Israele le primarie dem di New York
Jamaal Bowman è stato sconfitto nelle primarie democratiche, diventando così il primo membro della Squad — i 9 deputati capitanati da Alexandria Ocasio-cortez che spingono a sinistra il partito — a perdere il proprio seggio alla Camera. Bowman è stato bocciato dal 16esimo distretto di New York, che dal Bronx si estende fino ai sobborghi benestanti della contea di Westchester, in particolare per la sua posizione su Gaza: poco dopo il 7 ottobre aveva chiesto il cessate il fuoco, suscitando la reazione dei gruppi filoisraeliani che hanno investito ingenti risorse trasformando questa sfida nella primaria più costosa nella storia della Camera: sono stati spesi quasi 25 milioni di dollari. Contro di lui correva George Latimer, un democratico con posizioni centriste e una lunga esperienza nella politica locale e statale, che
difende Israele e definisce Hamas un’organizzazione terroristica. Su di lui i gruppi affiliati all’aipac — l’american Israel Public Affairs Committee — hanno riversato 14,5 milioni di dollari. Da settimane New York era invasa di spot pubblicitari che attaccavano Bowman, ne ricordavano le gaffe (a ottobre aveva fatto scattare l’allarme antincendio facendo evacuare la Camera) e le teorie cospirative, sottolineavano le sue dichiarazioni sul genocidio a Gaza. Bowman rispondeva alle accuse parlando di razzismo, denunciava i miliardari che «vogliono comprarsi il Bronx», ma alla fine ha perso nettamente, anche perché il 16esimo distretto è composto da due elettorati molto diversi: quello del Bronx, per lo più nero e ispanico, gli ha dato l’84% dei voti; quello di Westchester, bianco e con un’ampia presenza ebraica, appena il 37%. Latimer ha vinto con il 58,4% dei voti, contro il 41,6% di Bowman, un risultato frutto della sua fragilità politica e che non va giustificato soltanto con le sue posizioni su Gaza, ma che resta comunque un segnale delle divisioni interne al partito democratico su Israele e manda un messaggio agli altri membri della Squad. Ad agosto, in Missouri, sarà in bilico anche il seggio di Cori Bush.