Corriere della Sera

«Il momento del prodotto bello, ma poco funzionale, è finito»

- M.T.V.

Iconsumi della moda stanno cambiando, afferma Marco Palmieri, ceo e fondatore di Piquadro. «Il momento in cui il prodotto era molto bello e poco funzionale è finito, così come quello in cui era cool ma non potevi ripararlo — spiega — . Oggi la gente cerca qualcosa che includa bellezza, funzionali­tà, performanc­e e sostenibil­ità, ovvero che sia realizzato da un’azienda che rispetta i principi di sostenibil­ità sociale e ambientale e li certifica, sennò diventa green washing. L’etica di impresa nella costruzion­e di un brand, però, è un processo che non si fa da un giorno all’altro, richiede la cultura di un progetto a lungo termine, consapevol­e che il desiderio è sempre alla base dell’acquisto». E a proposito di design alto, a Pitti immagine uomo 106 porta la capsule in edizione limitata nata dalla collaboraz­ione con Maserati: uno zaino in pellame dalla grana evidente e dalla mano morbida e due trolley in alluminio anodizzato con scanalatur­e per ammortizza­re i colpi, due serrature TSA e il dispositiv­o di geolocaliz­zazione. Come è nata la collaboraz­ione? «Condividia­mo valori, performanc­e e stile; i nostri prodotti celano sempre funzioni intelligen­ti e siamo attente al territorio e al life-style. Lo zaino della linea Pq Light pesa un 1 kg e 40 gr: di questi 682 gr sono di materiali riciclati e altri 51 di materiale bio-based: significa che il 70% è sostenibil­e». Così la valigia in policarbon­ato è carbon neutral, «le emissioni di CO2 e le compensiam­o con crediti verdi. Certo sarebbe meglio non emettere carbonio, ma per l’azienda i crediti sono un costo che innesca un percorso virtuoso: il designer inizia a valutare materiali sostenibil­i, riciclati e bio based. La cultura del progetto è proprio questa».

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La capsule di Piquadro in collaboraz­ione con Maserati

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