IL PESCE AZZURRO SALVA VITE E PIANETA
Più pesce azzurro, meno bistecche. Un nuovo studio ha calcolato che sostituire la carne rossa con aringhe, sardine o acciughe salverebbe 750 mila vite umane all’anno e contribuirebbe ad affrontare la crisi climatica. Non va letta come una prescrizione medica, ovvio, ma come un invito a trovare più spesso nei pesci piccoli un’alternativa agli hamburger e ai salumi. Finora non era stato quantificato l’impatto sulla salute di una scelta di questo tipo, mentre l’analisi dei ricercatori giapponesi e australiani, appena pubblicata sulla rivista BMJ Global Health e condotta sui dati di oltre 130 Paesi, è la più ampia mai realizzata sul tema.
● OMEGA-3 Prove crescenti collegano il consumo eccessivo di salumi e di carne bovina e ovina a un rischio maggiore di malattie cardiache, diabete e cancro. Il pesce azzurro, al contrario, è ricco di omega-3 a catena lunga, gli acidi grassi polinsaturi che possono prevenire le malattie coronariche.
● L’AMBIENTE Se gli allevamenti animali contribuiscono almeno per il 14 per cento alle emissioni di gas climalteranti, il pesce azzurro è abbondantissimo nel Mediterraneo e ha un impatto di carbonio basso. Nutrirsi di aringhe è più rispettoso del pianeta che mangiare filetto di vitello.
● MENO CONTAMINANTI Quando si fanno le scorte da tenere in casa, bisognerebbe prendere in considerazione le piccole specie ittiche invece del solito salmone e del solito tonno, anche perché i pesci di grossa taglia accumulano più mercurio.
● I MICRONUTRIENTI Non tutti lo sanno, ma le sardine garantiscono un ottimo apporto di ferro eme (lo stesso della bistecca). Una decina di alici copre quasi un quarto del fabbisogno giornaliero di calcio e una porzione di sgombro riesce a soddisfare le necessità quotidiane di vitamina B12. Tutti i pesci azzurri abbondano di questi micronutrienti e di zinco, minerale indispensabile per il buon funzionamento del sistema immunitario.