La Val di Vara oasi verde della Riviera di Levante
Il fiume Vara la fende e attraversa. I Malaspina, i Vescovi di Luni e di Brugnato e la Repubblica di Genova se ne contesero a lungo il possesso, consci del suo valore, oggi anche biologico. A caratterizzare la Val di Vara, autentica oasi verde nella Riviera ligure di Levante, sono i suoi borghi: alcuni, come Varese Ligure e Brugnato, presentano una forma rotonda assai unica, mentre Ponzò, Bozzolo e Groppo se ne stanno raggomitolati per ragioni difensive oggi venute meno. Cornice e Carro, invece, si presentano aggrappati alle dorsali collinari. Anche Bolano, alla confluenza del Vara col Magra ha l’aspetto accigliato di borgo fortificato del Medioevo, accessibile attraverso Porta Castello, Porta Stazon e Porta Fontana mentre, in estate, ci si gode un poco di frescura nel pergolato del Parco del Poggio sopra i resti del castello, della torre e delle mura. I reperti di sepolcri a cassetta ritrovati nella piana di Ceparana, capolinea orientale dell’alta Via dei Monti Liguri, testimoniano il passaggio di genti da tempi lontanissimi. Valicando il confine con la Toscana, ecco stagliarsi all’orizzonte il profilo canuto e monumentale delle Alpi Apuane, che incombono su Massa: prendendo il percorso escursionistico denominato Via Vandelli (non c’è bisogno di seguirlo per tutti i suoi 171 chilometri suddivisi in sette tappe con un’altitudine massima di 1620 metri), ci si può incuneare tra questi crinali panoramici dall’abbacinante chiarore. Furono gli Este a chiedere a Domenico Vandelli, scienziato e cartografo, avvezzo a compiere viaggi culturali presso le principali corti europee, di tracciare una nuova via. Vandelli era così preciso che le mappe venivano incise sul rame, e perciò le sue guide sono state la Lonely Planet del ‘700.