Ora Toninelli fa lo stratega: mai più con noi Renzi e Calenda
Dopo gli strali sul carovita, Danilo Toninelli torna in campo in versione stratega. Lo fa sul suo canale Youtube «senza nessuno sponsor, senza che io vada in televisione», come rimarca in una lunga diretta all’indomani del voto in Abruzzo. L’ex ministro spiega i motivi della sconfitta: «Fa la differenza il candidato nelle elezioni regionali». Tradotto: «D’amico non aveva la capacità di emozionare come la Todde». E accusa: «Abbiamo perso contro uno che lavorava in smart working da Roma». Ma il colpo di grazia Toninelli lo riserva alla scelta degli alleati: «Solo a sentire campo largo mi viene il voltastomaco». E continua: «Va bene allearsi con il Pd, va malissimo allearsi con Renzi e Calenda e speriamo che questo non capiti più e che l’abruzzo ci insegni. Ma possiamo dire che va meglio se il candidato è del M5S?», dice il membro del collegio dei Probiviri del Movimento. Toninelli parla chiaro e motiva le sue affermazioni: «Io lo dico da un punto di vista umano. Ma voi prendereste un caffè o uscireste a fare una passeggiata con Renzi?». Il volto storico del Movimento, a lungo impegnato nella battaglia M5S contro il Pd renziano, parla di «logiche suicide quando metti insieme due cose diverse». Il ragionamento di Toninelli si sposta sulla scelta del candidato, fondamentale a suo avviso per riscuotere successo nelle elezioni locali. «A me gli intellettuali, i professori fanno addormentare», sentenzia l’ex senatore M5S. E spiega perché profili simili non funzionano: «Non mi dai emozioni». Con buona pace del professor Conte.