In viaggio con Tiguan Il Suv medio è tornato più spazioso e sicuro
NIZZA (FRANCIA) I 20 gradi sulla Costa Azzurra, con i locali in spiaggia già affollati e i piccoli cat in regata, invitano più a uscire in mare su uno yacht da crociera che a guidare su lungomari molto trafficati, per essere a fine febbraio. La Tiguan, se fosse una barca, sarebbe ideale per quello che i velisti francesi amano definire «grand vagabondage», ossia percorrere lunghe rotte, nel comfort e in sicurezza, senza badare alla meta finale. Il piacere del viaggio puro, che la nuova generazione del Suv medio di Volkswagen conferma sulle strade veloci come nel classico misto dell’entroterra invita più che mai a macinare chilometri, grazie a quel mix di affidabilità generale e qualità della vita, che ha permesso alla Casa tedesca di venderne 7,5 milioni di pezzi dal 2007, in due generazioni.
La terza è aumentata in lunghezza (+30 mm, ora ne misura 4.539 mm) e altezza (1.639 mm), non in passo (2.680 mm) e larghezza (1842 mm), ma il design risulta più incisivo — soprattutto per un cofano diverso e un frontale con scelte nette per i fari — e l’aerodinamica più filante.
Interno quasi da ammiraglia, lineare, con spazio abbondante anche nel bagagliaio (652 litri) e la massima funzionalità nei comandi. Spicca il cockpit con l’MIB4 di quarta generazione, con il display head-up e lo schermo per l’infotainment da 12,9 pollici. Tra i motori, ampia scelta con il debutto della soluzione mild hybrid eTSI con l’1.5 litri benzina da 130 e 150 cavalli che affianca i turbo benzina (non in Italia), il turbo diesel 2 litri da 150 e 193 cavalli che non delude mai alla guida e i plug-in eHybrid da 204 e 272 cavalli non ancora disponibili. Il listino: per le mild hybrid si va da 39.700 a 46.600 euro, per il diesel si sale da 43.350 a 53.850 euro. Quattro gli allestimenti con al top R-Line con gruppi ottici sofisticati — fari HD Matrix IQ.Light con 19.200 Led — e sedili comfort «R» con funzione massaggio.