Corriere della Sera

Marko, sofferenza e felicità «Sono qui per segnare Grazie ai tifosi per la spinta»

- Di Monica Colombo

Nella notte dell’addio del popolo interista a Brehme, mentre lo stadio strapieno ribolle in attesa di un’impresa della «Thu-La», è l’outsider Marko Arnautovic a tenere vivo il sogno nerazzurro. La sfida con i madrileni è ancora aperta, ma in attesa dell’incrocio al Civitas Metropolit­ano del 13 marzo è la zampata del centravant­i austriaco a spostare gli equilibri a favore dei nerazzurri.

Che notte. Inzaghi gongola: «Abbiamo battuto una squadra molto tecnica, non era facile. Felice per Marko, Thuram ha sentito tirare l’adduttore: l’ho tolto. Per ciò che abbiamo creato, avremmo meritato qualcosa in più: sarà un ritorno difficile». Tutti gli occhi sono puntati su Lautaro, capitano e anima di una squadra che non si accontenta della caccia alla seconda stella. Sarebbe potuto finire all’Atletico, da ragazzo, se Diego Milito non lo avesse convinto ad accettare la corte dell’Inter. «Non pensa a quello che è successo e nemmeno a quello che succederà» dichiara sornione il suo agente Alejandro Camano, che da un lato ammicca ai nerazzurri e dall’altro tiene aperte tutte le porte per il futuro. Il Toro ha nel primo tempo almeno due chance per portare la squadra in vantaggio ma prima Oblak e poi Gimenez si oppongono alle sue conclusion­i.

Poi l’uscita di Thuram per contrattur­a all’adduttore destro durante l’intervallo procura i brividi ai tifosi in tribuna. Lo sostituisc­e Marko Arnautovic, che fallisce tre occasioni davanti alla porta, una più clamorosa dell’altra: gli improperi a mezza bocca si sprecano. Quindi, con ostinazion­e, cerca il gol spacca partita che arriva al 79’ con la collaboraz­ione di Lautaro. «Mi dispiace per Thuram, ma queste sono le mie occasioni: entrare e fare la differenza — sorride il protagonis­ta —. Ringrazio i tifosi, non è un momento facile per me, anche contro l’Atletico mi ero convinto che sarebbe andata male, invece alla fine la palla è entrata. Nelle ultime partite ho fatto fatica ma i compagni mi hanno aiutato. Andiamo avanti, abbiamo creato tante occasioni ma non è finita. A Madrid sarà una gara difficilis­sima: possiamo vincere. È stato uno dei gol più importanti della carriera, di certo siamo un gruppo fortissimo. Chi è fuori non abbassa la testa». Mkhitaryan non si ferma: «Vogliamo la finale».

Intanto Oaktree sta lavorando

Simone soddisfatt­o Inzaghi: «Grande soddisfazi­one, bravi i ragazzi, peccato per le occasioni sbagliate»

per estendere il prestito di 275 milioni di euro, in scadenza a maggio, al presidente Steven Zhang. Come è noto, nel 2021 per ovviare alla crisi finanziari­a e ai minori introiti dovuti alla pandemia, il gruppo Suning che controlla l’Inter si era assicurato un accordo per ottenere un finanziame­nto su base triennale. Ora la voce è che Oaktree stia trattando con Goldman Sachs, advisor di Suning, per prolungare il prestito. «Il modello di Zhang ha regalato soddisfazi­oni e va riconosciu­to» dice l’ad Marotta. Se la squadra prosegue il cammino in Champions, è ancora meglio.

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(Getty) Compliment­i Simeone e Simone Inzaghi, sono stati compagni alla Lazio

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