Corriere della Sera

Il tonfo di Milano, Coppa Italia al cuore e al talento di Napoli

- Giuseppe Sciascia

TORINO L’Inalpi Arena è la casa di Cenerentol­a del basket italiano. E per la seconda volta in due edizioni a Torino, ad alzare la Coppa Italia è una sorpresiss­ima. Dopo la favola di Brescia campione 2023 da testa di serie numero 8, stavolta è Napoli testa di serie numero 7 a cucirsi sul petto la coccarda tricolore. Impresa firmata grazie al successo 77-72 nella finale contro la favorita Milano nonostante le fatiche dell’overtime della semifinale contro Reggio Emilia. Anche per questo tutti si aspettavan­o una terza passeggiat­a dell’Olimpia dopo il doppio più 23 contro

Trento e Venezia. E invece la Gevi ha saputo esaltare il talento dei suoi esterni e l’atletismo dei suoi lunghi contro un’EA7 nuovamente vittima dei suoi mali oscuri, non risolti col ritorno di un opaco Napier. «Giusto il successo di Napoli, noi abbiamo difeso male e palleggiat­o troppo — le parole di Ettore Messina —. Sappiamo di aver fallito; ogni volta che pensiamo di essere a buon punto, facciamo due passi indietro». La Gevi ha sfruttando le folate di Ennis (19) e i balzi di Owens (10 e 7 rimbalzi) per mettere in difficoltà Milano fino al più 12 del 25’. L’unica fiammata di Shields, con 2 triple consecutiv­e in 40’’ dopo un glaciale 0/10 dal campo, aveva firmato il vantaggio Olimpia sul 71-70 a 23” dal termine. Il canestriss­imo di Jacob Pullen — apparentem­ente una forzatura senza senso a meno 13”, ma classe e personalit­à non si insegnano — ha ridato il vantaggio a Napoli, che ha forzato la palla persa decisiva di Napier. E ha chiuso in lunetta con l’Mvp Sokolowski, determinan­te in difesa su Shields e anima europea insieme a coach Milicic di una squadra a trazione posteriore americana (75 punti su 77 degli stranieri). «Buona difesa di squadra per contenere il talento di Milano, e grande apporto dalla marea di tifosi che ci ha aiutato a scrivere la storia» commenta il coach croato che ha riportato il capoluogo campano nell’albo d’oro dopo i successi della Partenope nel 1968 e del Napoli Basket del 2026. Di sicuro il fascino crudele dell’eliminazio­ne diretta piace ai tifosi: nuovo record i 40.059 spettatori delle 4 giornate. «A Torino ci troviamo benissimo: le Final Eight sono diventate un evento, lo saranno anche l’anno prossimo» afferma il presidente di Lega Basket Umberto Gandini.

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I giocatori della Gevi Napoli alzano la Coppa Italia
(Ansa) Festa I giocatori della Gevi Napoli alzano la Coppa Italia

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