Da Tatiana a Sofia e Anna, i 5 figli de Pahlen di Margherita Ecco la famiglia per cui si batte
Il nodo dell’accordo del 2004 e la battaglia con gli Elkann
«La volontà di Margherita è di assicurare un trattamento equo a tutti i suoi figli secondo le norme di legge», ha fatto sapere il suo avvocato. Dei primi tre si sa (quasi) tutto. Degli altri cinque avuti da Serge de Pahlen, aristocratico francese di origine russa e manager Fiat dal 1983 al 2005, invece, si sa un po’ meno, se non che solo una, la primogenita Maria, non si è schierata accanto alla madre nella disputa per l’eredità di Marella Caracciolo di Castagneto. Imprenditori, amanti dei social e dei galà, non nascondono mai l’affetto per la madre da cui hanno ereditato i tratti del volto e i capelli biondi e lunghi le ragazze. «Sono tutti molto belli», dice di loro chi li conosce o ha trascorso con loro momenti mondani.
Maria, 41 anni, dopo l’unione con Georgy Maevskiy, conosciuto all’Università statale di Mosca a 23 anni, ha dato alla luce Anastasja Marella e Serghiey, che oggi vivono con la nonna Margherita in seguito a una sentenza che le ha affidato la custodia. Maria ha poi divorziato e ha avuto altri due figli, Roman e Margherita Guli, e vive in Georgia.
Il secondogenito di Margherita e Serge si chiama Peter, 39 anni, e come le sorelle gemelle Anna e Sofia, 36, e l’ultima, Tatiana, 34, risiede nel cantone elvetico di Vaud. Anche lui ha dato una nipotina alla madre, Theodora, avuta con la compagna Cristina Sukachvili. Titolare di alcune finanziarie, investe nel mondo del real estate.
Anna è forse la più «socialite». Il suo esordio nell’alta società è avvenuto in abito bianco Versace couture al Bal des débutantes del 2007, un anno dopo la sorella Sofia, tenutosi al fastoso Hôtel de Crillon voluto da Luigi XV in place de la Concorde. Anna ha archiviato il sogno di comporre musica e, dopo gli studi in Giurisprudenza a La Sorbonne, si è avvicinata al ballo. Nel suo curriculum riporta «si è formata come tersicorea contemporanea al Trinity Laban e ha studiato Danza Movimento Terapia all’Università di Roehampton». Di questa sua passione, grazie anche all’attitudine «social», ha fatto un lavoro: impartisce lezioni di yoga e danza creativa dal suo account Instagram in diretta da casa o dai suoi retreat in giro per il mondo, da Tulum a Marrakech. «Provengo da una famiglia numerosa, siamo otto fratelli e ho una sorella gemella; questo spesso non mi ha permesso di esprimere totalmente me stessa, come se non ci fosse abbastanza spazio. Il movimento è diventato perciò la mia fuga dalla realtà — ha confessato in una intervista ad Harper’s Bazaar —: la danza e lo yoga sono diventati strumenti necessari per affrontare la mia vita e renderla migliore».
Poi c’è Sofia, molto legata alla sorella, sui social condivide scatti con la madre e ricordi legati alla nonna Marella.
Infine Tatiana. Anche lei ha debuttato in società come le sorelle con il titolo di «contessa» all’Hôtel de Crillon, nel 2008, per l’esattezza. È fidanzata con Charles Lorenceau, cofondatore di Ace & Company, fondo di private equity e venture capital con quartier generale a Ginevra e uffici a Londra, New York e Il Cairo: gestisce quasi due miliardi di asset e tra gli investimenti conta quelli in grandi big tecnologici come i taxi condivisi di Uber, i pernottamenti di Airbnb, il market place Alibaba e i razzi SpaceX di Elon Musk. I due hanno avuto un figlio, Giovanni Joseph Atlas, e pure loro amano il jet-set, non mancano infatti scatti che li immortalano a cene di gala o ad altri eventi come la Biennale di Venezia.
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