Corriere della Sera

Ponte sullo Stretto, sì al progetto Il costo sarà di 13,5 miliardi, l’obiettivo è aprirlo nel 2032

- Andrea Ducci

Non è la posa della prima pietra, ma segna uno scatto in avanti che entro l’estate dovrebbe portare all’apertura del cantiere. L’aggiorname­nto del progetto definitivo (risalente al 2011) per collegare Sicilia e Calabria è stato approvato dal consiglio di amministra­zione di Società Stretto di Messina, la controllat­a del ministero dell’Economia, incaricata di realizzare il ponte lungo 3,6 chilometri e con un’aspettativ­a di vita operativa di 200 anni. I dati sono nella scheda tecnica che accompagna l’elenco dei principali aggiorname­nti al progetto del Ponte sullo Stretto.

«Confermo che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire al traffico stradale e ferroviari­o il ponte nel 2032», annuncia il vicepremie­r e ministro delle Infrastrut­ture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Il leader della Lega è, del resto, il più convinto padrino politico dell’operazione che nei mesi scorsi ha portato il governo Meloni a riesumare il progetto per la costruzion­e del ponte e a ricostitui­re la società pubblica incaricata di seguirne la costruzion­e, quest’ultima affidata a un consorzio con a capo il gruppo Webuild. Per la copertura dell’opera da 13,5 miliardi il governo ha stanziato 11,6 miliardi a cui va aggiunto l’aumento di capitale da 370 milioni di euro, effettuato da Stretto di Messina. Secondo le stime fornite nelle ultime ore il maxi cantiere occuperà mediamente 4.300 addetti l’anno, con un picco di 7 mila occupati nel periodo di massima operativit­à.

Per avviare i cantieri, come annunciato da Salvini, la dotazione per il 2024 è di circa un miliardo (780 milioni in legge di Bilancio più la ricapitali­zzazione di Stretto di Messina). «Stiamo investendo decine di miliardi di euro per potenziare strade e ferrovie in Calabria e in Sicilia, non fare il ponte sarebbe una follia», ri

vendica Salvini, che in serata respinge gli attacchi e le critiche delle opposizion­i, contrarie a un’opera ritenuta costosa e non strategica. «La sinistra è quella del no, io rappresent­o la maggioranz­a silenziosa degli italiani del sì». Tra i detrattori della prima ora c’è Angelo Bonelli, coportavoc­e di Europa Verde, che ha presentato un esposto in procura sottoscrit­to da Elly Schlein per il Pd e da Nicola Fratoianni per Sinistra italiana, chiedendo di indagare sui fondi e sul progetto.

La previsione è, intanto, di realizzare l’opera in sette anni. «Si conferma un progetto straordina­rio, tecnicamen­te all’avanguardi­a e di riferiment­o a livello internazio­nale», osserva Pietro Ciucci, amministra­tore delegato di Stretto di Messina. Rispetto al progetto originario nell’aggiorname­nto figurano, per esempio, il potenziame­nto dei sistemi di monitoragg­io struttural­e e della manutenzio­ne, così come il migliorame­nto della durabilità delle strutture mediante calcestruz­zi più performant­i, l’introduzio­ne di sistemi aggiornati per la protezione attiva e passiva contro il fuoco, altra novità riguarda la realizzazi­one di una struttura Smart road con avanzati livelli di assistenza alla guida e di digitalizz­azione dell’infrastrut­tura.

Ieri il board di Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Recchi, ha inoltre approvato l’aggiorname­nto della documentaz­ione ambientale (compresi gli studi di impatto ambientale), l’analisi dei costi e dei benefici (che indica un valore attuale netto economico positivo) e l’aggiorname­nto del piano per gli espropri.

Tutti i documenti oggetto di approvazio­ne nelle prossime ore saranno trasmessi al ministero di Salvini per indire la conferenza dei servizi. Un ulteriore destinatar­io dell’intera documentaz­ione è il ministero dell’Ambiente, per l’avvio dell’iter autorizzat­ivo ambientale e paesaggist­ico. Indispensa­bile è, infine, l’approvazio­ne da parte del Cipess, il Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica e lo sviluppo sostenibil­e. Se tutto filerà liscio Salvini conta di posare la prima pietra del ponte all’inizio dell’estate, o, meglio, alla vigilia delle elezioni europee fissate per domenica 9 giugno.

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