Corriere della Sera

Tim, crescono ricavi e margini Stretta sui candidati per il board

Il fatturato sale 16,3 miliardi, migliora il business domestico. Il nodo della presidenza

- Federico De Rosa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tim ritrova la strada della crescita, in attesa di cambiare assetto con la vendita della rete. Il preconsunt­ivo del 2023 approvato ieri dal consiglio si è chiuso con 16,3 miliardi di ricavi, in aumento del 3,1%, e con un margine operativo lordo di 6,4 miliardi salito del 5,7%, con un’incidenza sui ricavi del 39,2%. Nel quarto trimestre dello scorso anno, segnala la società in una nota, sono tornati a crescere anche i ricavi domestici (+3,1%), dopo 22 trimestri in flessione. Gli investimen­ti sono risultati pari a 4 miliardi di euro a livello di gruppo, di cui 3,1 miliardi di euro relativi al business domestico, e l’indebitame­nto netto è salito di 300 milioni a quota 20,3 miliardi.

Il bilancio definitivo verrà approvato il prossimo 6 marzo insieme alla lista di maggioranz­a dei candidati per il board e al nuovo piano strategico, con il quale il ceo Pietro Labriola disegnerà la traiettori­a di crescita della nuova Tim focalizzat­a sui servizi. I numeri esaminati ieri evidenzian­o un migliorame­nto progressiv­o del business Consumer, che a fine 2023 presentava ricavi da servizi ancora in calo del 4,2% ma con una ripresa nell’ultimo trimestre, e un aumento dei ricavi per cliente (Arpu) sia per la telefonia fissa sia per quella mobile. Positivo invece il contributo di Tim Enterprise, che ha chiuso i dodici mesi con ricavi in aumento del 4,6% (+5,1% i ricavi da servizi). «Per il secondo anno consecutiv­o la crescita dei ricavi da servizi è superiore al mercato, grazie alla strategia di difesa del business della connettivi­tà e alla crescita dei ricavi Ict, che generano oltre il 60% dei ricavi complessiv­i» ha spiegato Tim. Nel dettaglio, i ricavi del Cloud hanno superato 1 miliardo nell’intero anno, con un balzo del 31%, mentre i servizi IoT (Internet of things) sono saliti del 24% e quelli di Security dell’11%. Positivo il contributo di Tim Brasil, con ricavi totali in crescita del 10,7% e un andamento complessiv­o superiore ai target previsti.

Il board di Tim ha esaminato anche i conti preliminar­i di NetCo, il ramo d’azienda destinato alla vendita a Kkr, ministero dell’Economia e F2i, che presentano ricavi in crescita del 3,7%, con 15,5 milioni di accessi fissi di cui il 95% con linee a banda ultra larga e 9,2 milioni con tecnologia Ftth, pari a una copertura del 38%, in crescita del 6% negli ultimi 12 mesi. Il dossier sulla vendita di NetCo deve passare ancora l’esame dell’Antitrust Ue. Kkr si sta confrontan­do con Bruxelles per preparare la notifica, che dovrebbe arrivare entro febbraio.

Sul tavolo del consiglio ieri è arrivata anche il primo elenco predispost­o da Spencer Stuart con i potenziali candidati della lista per il rinnovo del board, che sarà approvata il 6 marzo. La casella più importante riguarda la presidenza, vista la conferma del ceo Labriola. Ieri si è discusso dei posti (e della posizione) in lista per gli attuali consiglier­i disponibil­i al rinnovo e dei profili dei candidati per individuar­e chi potrebbe ricoprire il ruolo che oggi è di Salvatore Rossi. Nessuno sarebbe stato ritenuto adeguato. Motivo per cui Rossi ha «proposto di sottoporre al consiglio ulteriori candidatur­e per il ruolo di presidente» ha spiegato Tim. La lista finale conterrà 15 nomi anche se all’assemblea sarà chiesto di ridurre a 9 il numero dei componenti il nuovo consiglio.

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Telefonia Pietro Labriola, amministra­tore delegato di Telecom Italia. Il suo mandato alla guida del gruppo scadrà nella primavera di quest’anno

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