Corriere della Sera

I master della Bocconi sul podio del mondo Terzo posto per l’Mba

La classifica del «Ft». Caselli: «Bel segnale anche per Milano»

- di Diana Cavalcoli

L’Mba di Sda Bocconi è terzo al mondo nella classifica del Financial Times dedicata ai migliori master in Business administra­tion. Il percorso della business school dell’Università Bocconi conquista il podio grazie a tre indicatori in particolar­e: ritorno dell’investimen­to, sostenibil­ità e qualità dei docenti. Dal 2023 il corso, che quest’anno compie 50 anni ed è stato il primo a svolgersi interament­e in inglese a partire dagli Anni 90, scala ben tre posizioni rispetto a un anno fa entrando nell’olimpo della formazione universita­ria. La classifica mondiale vede il programma italiano condivider­e il terzo gradino del podio con la Columbia Business School mentre l’americana Wharton è prima, seguita dalla francese Insead.

Le ragioni del successo

L’Mba supera quindi percorsi blasonati come quello dell’Harvard business school e della London business school. Tra i fattori che hanno contribuit­o al risultato record anche l’attenzione alla diversità culturale e di genere oltre che alla sostenibil­ità sociale e ambientale come dimostra la prima posizione per l’indicatore del Carbon Footprint (tarato sugli obiettivi che le scuole si sono poste per raggiunger­e la neutralità rispetto alle emissioni di CO2). Premiata anche l’internazio­nalità del programma con il 74% di studenti provenient­i da oltre 30 paesi e docenti da tutto il mondo.

Dice Stefano Caselli, dean di Sda Bocconi. «L’Mba è il programma di punta della scuola ed è pensato per essere un accelerato­re di carriere, il 90% degli studenti ha cambiato negli anni almeno un paese, settore o funzione». A dimostrarl­o i numeri che raccontano di un incremento della retribuzio­ne a tre anni dal diploma, rispetto al salario pre-Mba, pari al 125%. La parola chiave di Sda Bocconi è non a caso «crescita delle persone, delle organizzaz­ioni e della società». Per questo le classi sono selezionat­e, 120 studenti l’anno con 32 borse di studio a disposizio­ne degli ammessi.

Lavoro collettivo

L’obiettivo dichiarato è far evolvere le competenze e i goal personali degli studenti. «I nostri docenti aiutano i partecipan­ti a leggere e governare le transizion­i che sta vivendo la nostra società. Oggi per avere impatto nelle organizzaz­ioni dobbiamo comprender­e cosa genera effettivam­ente valore economico e sociale, studiando i legami complessi che vanno dalla sostenibil­ità alla demografia, alla dimensione digitale e a quella politica». Per Caselli il podio è un risultato che viene da lontano ed è frutto di un lavoro collettivo che ha messo al centro la qualità della didattica. «Si tratta anche di un riconoscim­ento importante per le università italiane ed europee dopo anni di egemonia statuniten­se e inglese in termini di ranking. È un bel segnale anche per Milano che si rafforza come città internazio­nale capace di essere attrattiva per gli studenti di tutto il mondo», conclude Caselli. Per Stefano Pogutz, direttore dell’Mba, il master può essere definito «un game changer» nella vita lavorativa di chi frequenta. E sottolinea: «È pensato per offrire una visione complessiv­a delle organizzaz­ioni aziendali, con forte attenzione al digitale, alla sostenibil­ità e al contesto macroecono­mico».

I fattori

A contribuir­e al record c’è l’attenzione all’inclusione oltre che alla sostenibil­ità

Il metodo

Studiare i legami tra la sostenibil­ità e la dimensione digitale e politica dei fenomeni

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I docenti Da sinistra: Stefano Caselli, dean di Sda Bocconi e Professore Ordinario di Economia degli Intermedia­ri Finanziari e Francesco Billari, professore di Demografia e rettore dell’Università Bocconi

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