Mancini: «È giusto così hanno meritato di vincere»
Quando l’arbitro Vincic fischia la fine di Spagna-Italia Roberto Mancini ha le mani sui fianchi, sconsolato. Nello stadio del Twente cercava una vittoria ma anche qualche certezza. Missione fallita. La sua analisi è lucida: «Hanno meritato loro, nonostante il gol nel finale. Abbiamo prodotto troppo poco nel secondo tempo. Probabilmente il fatto di aver fatto una partita tatticamente diversa dal solito ci ha penalizzato». Una lettura che Immobile allontana: «Sono triste, mi rode. Brucia perché hanno segnato il gol decisivo con tanta fortuna. Contro la Spagna è difficile giocare, fanno girare la palla e ti fanno innervosire. Ma stavolta non hanno creato tanto, era più giusto il pareggio». Acerbi aggiunge: «Abbiamo sbagliato troppo, potevamo fare meglio. Serviva più coraggio». E dire che l’Italia si era rialzata con orgoglio dopo il gol preso a freddo per un errore di Bonucci. Il capitano, sostituito all’intervallo, ci mette la faccia: «Mi prendo le mie responsabilità, non mi sono mai nascosto in carriera».
La Nazionale cede nella ripresa, giocata per mezz’ora senza centravanti, quando Mancini ha inserito Chiesa al posto di Immobile. Perché non una punta? «Pensavamo che Chiesa potesse dare più profondità alla squadra e togliere riferimenti agli avversari», la risposta del c.t., che non cerca scuse.
Alla panchina numero 60 in azzurro, il Mancio dà una carezza ai suoi ragazzi: «Hanno messo in campo tutto quello che avevano». C’è un’altra partita, la finale per il terzo posto contro i padroni di casa dell’Olanda: «Giocheremo con serietà, come fatto l’ultima volta», dice il c.t., e il riferimento è alla Nations di due anni fa, chiusa sul podio dopo aver perso in semifinale sempre con la Spagna. Poi sarà il momento di voltare pagina.