Alitalia-Ita, la sentenza che complica il rilancio
Ita Airways non smette di sorprendere. E l’ultima novità rischia di essere un grattacapo per il governo. Un giudice del Lavoro di Roma ha deciso che 77 ex dipendenti di Alitalia dovranno essere assunti da Ita perché è stata «accertata la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda» tra la vecchia e la nuova compagnia. Non sono gli unici ad aver fatto causa. Altri 1.100 ex impiegati di Alitalia hanno citato in giudizio Ita. Le conseguenze dirette sono molto limitate. Ma potenzialmente le ricadute possono essere importanti. Nello scenario più estremo (oltre mille persone da assumere) Lufthansa potrebbe ritirarsi dall’accordo con il Tesoro per il rilancio di Ita, come ha detto al Corriere il presidente del vettore Antonino Turicchi. E il futuro dell’aviolinea verrebbe messo in pericolo. Negli ambienti del ministero dell’Economia, azionista unico di Ita, sono determinati ad andare avanti con i tedeschi per dare un futuro all’azienda. Non prevedono piani alternativi. Bollano come «incomprensibile» la decisione del giudice — contro la quale sarà fatto ricorso — soprattutto perché sono stati svolti tutti i passaggi per ottenere la discontinuità con Alitalia come chiesto dall’Antitrust Ue. «Incomprensibile» anche perché le precedenti sentenze (prima dell’accordo con Lufthansa) erano state di senso opposto. Chi segue il dossier non fa troppi giri di parole. Se l’ultimo pronunciamento dovesse consolidarsi nei successivi gradi di giudizio e venire adottato dalle altre vertenze a Ita non resterebbe che portare i libri in tribunale.