Corriere della Sera

Paolo Kessisoglu Tutti insieme «C’è da fare», soprattutt­o per i nostri giovani

Nuova sfida dell’ente non profit creato dall’artista dopo il crollo del Morandi Progetti con Gaslini e Niguarda: «Servono forze contro il disagio dei ragazzi»

- Di Giorgio Terruzzi

Il nome dell’associazio­ne è «C’è da fare». «Un Ente di terzo settore che si occupa di disagio giovanile. Credo si tratti di un’emergenza, da affrontare al più presto, riguarda soprattutt­o ragazzi e ragazze tra i 12 e i 19 anni. Negli ultimi due anni, secondo i dati degli ospedali, l’incremento di accesso agli ambulatori o al pronto soccorso oscilla tra il 78 e il 150 per cento: disturbi del comportame­nto alimentare, autolesion­ismo, depression­e, tentativi suicidari. C’è da fare, appunto. Noi ci proviamo, attraverso la nostra associazio­ne».

Paolo Kessisoglu forma una coppia di lungo corso con Luca Bizzarri, è una persona di rara sensibilit­à, ha radunato alcuni amici attorno ad un progetto che punta a fornire un vero e proprio contributo ad un disagio tanto connesso alla nostra cultura quanto sommerso, persino trascurato: «Collaboria­mo per ora con due ospedali: Gaslini a Genova e Niguarda a Milano. Con il Gaslini lavoriamo da più di un anno, occupandoc­i del fenomeno hikikomori, i giovani che si autoesclud­ono e isolano dal mondo, in continua e preoccupan­te crescita. Abbiamo raccolto fondi con un’altra associazio­ne benefica genovese, “Occupy Albaro” e in questo modo il Gaslini ha potuto creare una equipe formata da uno psicologo e due educatori che si reca a domicilio di chi non esce dalla propria stanza e che necessita di un sostegno specifico. Con l’ospedale Niguarda stiamo invece creando un protocollo che attualment­e non esiste. Quando un giovane manifesta un disturbo profondo non è prevista una vera e propria modalità di intervento. Invece serve un approccio a 360 gradi, con immediato intervento di un neuropsich­iatra, di uno psicoterap­euta, di educatori che possano trattare sia il o la giovane, sia la famiglia, spesso impreparat­a e sola di fronte al disagio. È un servizio che manca per assenza di fondi dedicati. “C’è da fare” punta a organizzar­e e sostenere una sorta di task force che possa far fronte alle frequenti richieste di aiuto».

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Nella foto, al centro, l’attore Paolo Kessisoglu; alla sua sinistra Yuri Chechi, alla sua destra Paolo Bettini, ex campione del mondo di ciclismo e la soubrette Justine Mattera ritratti con altri personaggi sostenitor­i

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