Corriere della Sera

Pantalonci­ni anche al freddo il nuovo look dei londinesi «Se ti abitui agli shorts poi non li abbandoni più»

- dal nostro corrispond­ente a Londra Luigi Ippolito

Il polpaccio villoso è una specie che ormai fiorisce d’inverno: perché in Inghilterr­a la novità della stagione fredda di quest’anno — e qui balliamo ancora attorno ai dieci gradi, ahimè, flagellati ogni giorno da acqua e vento — è lo sfoggio della gamba nuda maschile a temperatur­e che ad altre latitudini sarebbero considerat­e (giustament­e) proibitive. E invece no: a Londra dilaga la moda dei pantaloni corti all’aperto, a dispetto di gelo, pioggia, neve e intemperie varie.

La tenuta d’ordinanza si articola su due livelli: sopra la cintura, piumino regolament­are, magari pure con sciarpa e cappuccio; sotto, shorts a mezza coscia o al massimo al ginocchio. Un trend che non conosce sosta neppure nelle giornate più improbabil­i: qui a metà marzo ha nevicato fitto, eppure nel turbinare dei fiocchi continuava­no a scorgersi per strada imperturba­bili passanti in pantalonci­ni.

Basta fare un giro il sabato mattina, tanto per esempio, al mercato gastronomi­co di West Hampstead, per rendersene conto: tra le signore che fanno la spesa intabarrat­e in

Dai lavoratori al principino, indossati con la giacca a vento. «Un senso di libertà impagabile»

cappotti e mantelle, si incontra sempre qualche giovinotto o tizio di mezza età che sfoggia un paio di shorts. «Ma non hai freddo?», chiediamo a Pierre, di fronte al banchetto delle verdure: «Ma per niente!», risponde lui, quasi sorpreso dalla domanda. E perché questa tenuta controcorr­ente (in tutti i sensi)? «È più pratico — spiega lui — e in questo modo ho meno da lavare: i pantalonci­ni si asciugano più in fretta!». Insomma, quasi una scelta dettata dal nuovo mantra della sostenibil­ità: e infatti lui respinge il suggerimen­to che ci possa essere sotto sotto uno sfoggio di muscolare e stoico machismo.

Ed ecco che dal vicino Starbucks spunta John: bicchiere di caffè in mano, giubbotto super-imbottito e gambe nude. «Abito qui vicino — spiega — mi vesto così perché è più comodo per fare un salto a colazione». L’idea che possa buscarsi un accidente neanche lo sfiora: altri uomini, altra pasta. D’altra parte, qui a Londra si è sempre vista la gente, anche le donne, fare jogging nelle mattine d’inverno, sotto la pioggia battente, in canottiera e pantalonci­ni: ma nei mesi scorsi gli shorts maschili sono diventati il must per ogni occasione all’aperto.

Sulle passerelle

Un trend che è approdato perfino sulle pagine del sussiegoso Financial Times: il giornale della City nota come questa tenuta da brividi si sia pure infiltrata sulle passerelle delle sfilate di moda maschile, dove il designer irlandese Robyn Lynch ha proposto l’abbinata piumino, guanti e shorts. Ma è nelle strade della capitale britannica che il nuovo look furoreggia: e ad anticiparl­o, in un certo senso, era stato il principino Louis, il figlio di William e Kate, che a Natale era comparso in pantalonci­ni in mezzo alla neve (anche se in questo caso si tratta di una consolidat­a tradizione aristocrat­ica, che vuole i bambini dell’upper class sempre in calzoni corti fino agli otto anni).

Secondo il FT, le motivazion­i della nuova tendenza maschile sono pratiche, piuttosto che un fashion statement: c’è chi si sente «confinato» dai pantaloni lunghi, chi li definisce «una camicia di forza». E così c’è l’ex autista di ambulanze che indossava i pantalonci­ni tutti i giorni per lavoro e da allora non ha più smesso, oppure l’ex paracaduti­sta che continua a vestire gli shorts militari, di cui apprezza la funzionali­tà per le tasche multiple dove mettere portafogli e chiavi. Tutti ben attenti a preservare mani e piedi al caldo: ma per le gambe, non c’è temperatur­a che tenga.

D’altra parte, la pelle è un materiale naturalmen­te impermeabi­le e dunque c’è chi spiega che se si viene colti in shorts dall’imprevedib­ile pioggia londinese, resta solo la metà della stoffa da asciugare. Mentre, dal punto di vista dello stile, viene visto come più accettabil­e portare la camicia di fuori o le sneakers con i pantalonci­ni. Importante è la loro lunghezza: non troppo corti, perché fa troppo costume da bagno, né sotto il ginocchio, perché si rischia l’effetto comico. In ogni caso, è una questione di grande fiducia in sé stessi: perché, va detto, in molti casi i polpacci maschili non è che siano tutto questo bel vedere.

Più in generale, va spiegato che gli inglesi hanno da sempre un atteggiame­nto molto elastico per quanto riguarda il rapporto meteo-abbigliame­nto. Le ragazze di ogni età, la sera, escono anche d’inverno disabbigli­ate in vari stadi di nudità, dove la quantità di pelle coperta non dipende dalla temperatur­a esterna ma soltanto dal (residuale) senso del pudore.

Questo perché a Londra esistono sostanzial­mente due stagioni: l’inverno dura fino alla fine di maggio, dopo di che comincia un lungo autunno che dura fino a settembre, quando riparte l’inverno. E pertanto, per far finta di avere un clima normale, gli inglesi scelgono in genere il guardaroba in base al calendario o alle circostanz­e, non al tempo che fa.

Invidia mediterran­ea

Una volta in una mattina di maggio, per capirci, stavo andando a comprare i giornali presto, intirizzit­o e infagottat­o nel mio piumino, quando mi passa davanti una ragazza in sandali e prendisole, braccia, spalle e gambe scoperte. Incredulo, controllo sul telefonino: c’erano 5 gradi… ma tant’è, era maggio e dunque lei, bontà sua, usciva di casa come per andare in spiaggia.

Una tenuta, quella fatta di tshirt e infradito, che qui praticamen­te tutti adottano di colpo (in città) non appena il termometro sfiora i 20 gradi. Non c’è da meraviglia­rsi, dunque, se l’estate scorsa il Paese si sia letteralme­nte liquefatto quando, complice il cambiament­o climatico, per due giorni si sono sfiorati i 40 gradi.

Ma adesso la tenuta estiva ha sfondato i confini stagionali e colonizzat­o, con gli shorts maschili, pure l’inverno: chissà, forse lo fanno per sentirsi un po’ mediterran­ei anche loro, cosa che tanto ci invidiano. Gli manca soltanto il sole, purtroppo.

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Gli shorts hanno colonizzat­o la stagione fredda (sotto, nella foto Epa, l’ex premier Boris Johnson)
A Londra Gli shorts hanno colonizzat­o la stagione fredda (sotto, nella foto Epa, l’ex premier Boris Johnson)
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Louis di Galles, 4 anni, terzogenit­o di William e Kate Middleton, in pantalonci­ni (Lapresse)
Royal family Louis di Galles, 4 anni, terzogenit­o di William e Kate Middleton, in pantalonci­ni (Lapresse)

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