Sindaca ai domiciliari Indagato Procaccini (FdI)
Amministrazione decapitata e un nome eccellente, quello dell’eurodeputato di FdI Nicola Procaccini, che figura tra gli oltre cinquanta indagati: sono i risultati dell’indagine di carabinieri e guardia costiera sugli illeciti nella gestione del demanio a Terracina che ha portato agli arresti domiciliari sei persone. Oltre alla sindaca Roberta Tintari, eletta nel 2020, sono l’ex vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi (già arrestato per presunto voto di scambio a gennaio scorso), il presidente del consiglio comunale Gianni Percoco, i funzionari Corrado Costantino e Alberto Leone, l’imprenditore Giampiero La Rocca. Sono scattati sequestri preventivi per l’associazione «Vela Club», per un terreno e manufatti abusivi del camping «Romantico» sulla Flacca e per il ristorante «Sublimare» di via del Molo. Le accuse vanno dal falso, alla turbata libertà negli appalti riguardanti l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rivelazioni di segreto d’ufficio.
L’eurodeputato Procaccini (ex portavoce di Giorgia Meloni) è stato sindaco di Terracina tra il 2011 e il 2015 e dal 2016 al 2019 ed è accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità e turbata libertà degli incanti. Avrebbe «esercitato indebite pressioni su una dipendente per velocizzare una pratica contattandola telefonicamente e rimproverandola, con tono autoritario, tanto da farla scoppiare a piangere, per l’eccessivo tempo che stava impiegando per il rilascio della licenza». Lui commenta: «La cosa ovviamente non mi lascia indifferente, ma sono sereno e la affronterò come si affrontano tutte le cose della vita».