Intesa, Fondazione Cariplo va al 4,81% «Fiducia nella banca e nei manager»
L’ente mobilita 350 milioni. Il presidente Fosti: «Scelta strategica e di lungo periodo»
Fondazione Cariplo cresce in Intesa Sanpaolo. Nell’anno del suo trentennale l’ente milanese si regala un aumento di partecipazione nella banca conferitaria e sale dal 3,948% al 4,812%, consolidando la posizione di secondo azionista stabile in Ca’ de Sass, dietro alla torinese Compagnia di
San Paolo (6,1%) e subito prima delle altre fondazioni azioniste stabili come Cariparo (1,79%), Carifirenze (1,68%) e Carisbo (1,25%). L’acquisto graduale dei titoli è iniziato un mese e mezzo fa e si è concluso nei giorni scorsi, comportando per la Fondazione un esborso di poco inferiore ai 350 milioni di euro che le hanno portato in dote 194 milioni di nuove azioni.
«Fondazione Cariplo conferma il proprio ruolo di investitore di lungo termine in Intesa Sanpaolo, soggetto cruciale per l’economia del Paese, che ha presentato un Piano di Impresa in cui crediamo e per il quale rinnoviamo sostegno e plauso al management e alla governance della banca», ha commentato il presidente Giovanni Fosti. «Questo nuovo investimento è coerente con gli obiettivi della Fondazione di porre grande attenzione al valore del patrimonio, all’investimento sul sistema Paese, e alla generazione sostenibile nel tempo di risorse su cui la Fondazione conta per sviluppare l’attività filantropica in favore del nostro territorio di riferimento, da cui emergono sempre più bisogni, come evidenziato anche nel percorso partecipativo appena concluso, organizzato in occasione dei 30 anni dalla nascita di Fondazione Cariplo».
Prima di questo acquisto, l’investimento in Ca’ de Sass rappresentava il 20,87% dell’attivo a valori di mercato dell’ente: oggi è salito al 21,08%, ma mantenendosi al di sotto del limite previsto dal protocollo Acri-Mef che impone alle fondazioni bancarie di detenere non più del 33% del patrimonio nell’istituto di credito conferitario. Un criterio di diversificazione decisivo per poter garantire gli investimenti filantropici. In una fase di incertezza del Paese e dei mercati, con questo aumento di quote, Cariplo ha mandato un segnale preciso: consolidare la sua partecipazione nella prima banca italiana, guidata da Carlo Messina, che sta mettendo in campo una serie di iniziative per la ripartenza del Paese. Basti pensare ai 400 miliardi di erogazioni per imprese e famiglie a supporto del Pnrr. O all’investimento tramite Neva nella cybersecurity israeliana di Cyberint e Coro. O al sostegno ai territori tramite i 22 miliardi di dividendi promessi nel piano industriale. L’operazione è stata deliberata dagli organi di via Manin proprio sulla base del Piano d’Impresa 202225 di Intesa Sanpaolo e dopo il rinnovo del cda, sgomberando il campo da qualsiasi sospetto di condizionamento della governance.
Andrea Rinaldi