Lagarde: tassi, sì a nuovi aumenti dopo settembre
La presidente Bce: la guerra sta severamente colpendo l’economia, scudo anti-spread adeguato
BRUXELLES Era il primo incontro della presidente della Bce Christine Lagarde con gli eurodeputati della commissione Problemi economici del Parlamento Ue, guidata da Irene Tinagli (Pd), dall’inizio della guerra in Ucraina. E il primo in presenza dalla pandemia. Il conflitto si sta facendo sentire sull’economia, l’inflazione corre e la Bce cerca di far fronte alla «sfida», ha spiegato Lagarde confermando l’intenzione di «aumentare i tassi di interesse chiave della Bce di 25 punti base durante la riunione di luglio. E guardando più avanti, prevediamo di aumentare nuovamente i tassi a settembre».
Tinagli nel suo intervento introduttivo ha sottolineato che è «interessante capire cosa la Bce può fare e cosa non può fare per affrontare le conseguenze economiche della guerra» e «se la cassetta degli attrezzi a disposizione della Bce sia la più efficace per contrastare questa particolare inflazione da offerta».
Lagarde ha spiegato che il ritmo di adeguamento della «politica monetaria dipenderà dai dati in arrivo» e che «se il rischio di frammentazione si presenterà, sarà affrontato con gli strumenti adeguati, la flessibilità adeguata» e la risposta «sarà efficace, proporzionata e nei termini del nostro mandato». Sullo scudo anti-spread non ha aggiunto dettagli ma ha sottolineato la «determinazione» ad agire. Quanto alle obiezioni di Francesco Giavazzi, consigliere del premier Mario Draghi, secondo il quale l’aumento dei tassi sarebbe lo strumento sbagliato contro l’inflazione, Lagarde ha risposto che la Bce ha «individuato un percorso di normalizzazione, del tutto legittimo e necessario, citando il mio collega della Banca d’Italia, Ignazio Visco»: «Ognuno ha la sua opinione su quale sia lo strumento giusto e quali siano i tempi giusti — ha concluso — ma c’è solo un’istituzione responsabile della politica monetaria ed è la Bce».