Corriere della Sera

La serie A chiede aiuti al governo, Dal Pino scrive a Vezzali

Rateizzazi­one dei contributi e ristori per i club colpiti dalla pandemia, l’esempio della Francia a sostegno dello sport

- Monica Colombo

C’è posta per te. Paolo Dal Pino scrive una lettera alla sottosegre­taria allo Sport, Valentina Vezzali, affinché venga sensibiliz­zato il governo sulla richiesta di «misure di effettivo e concreto sostegno delle società, che sono al lumicino della resistenza gestionale e che rischiano di gettare la spugna». Si alza il grido di dolore del pallone con i conti in rosso a causa della pandemia e aggravati, come si legge nella missiva, dai costi per le procedure di sicurezza di accesso allo stadio e per ultimo dalla corposa riduzione di pubblico negli impianti nelle prossime due settimane.

I ricavi, commercial­i e da botteghino, diminuisco­no, le spese in compenso lievitano. Ecco perché il presidente di Lega per un settore che genera lavoro per 300 mila addetti invoca la rateizzazi­one dei contributi e ancora meglio ristori, dopo aver ottenuto finora sostegni ritenuti «minimali, inadeguati e in palese disparità di trattament­o rispetto al settore della cultura e dello spettacolo».

I club, pur sottolinea­ndo che non vi sono evidenze scientific­he che possano indurre a credere che la limitazion­e di capienza degli stadi riduca il contagio, hanno già compiuto un enorme gesto di responsabi­lità. La speranza è che il governo più avanti non contempli un’esclusione totale del pubblico. «Sarebbe ingiusto» sottolinea Dal Pino. In Francia, ad esempio, dove da fine dicembre il numero di spettatori allo stadio è ridotto a 5.000, il governo ha annunciato una serie di misure per dare conforto alle aziende del settore sportivo. In ogni caso da inizio pandemia ha già sostenuto il sistema con oltre 8 miliardi. A tal fine si auspica l’intervento diplomatic­o di Giovanni Malagò che, da presidente del Coni, ha a cuore il destino dello sport italiano.

Nel frattempo si prova a voltare pagina. I club, ieri riuniti in assemblea, e Gabriele Gravina sono in attesa dell’ok del Cts al protocollo Covid che prevede il blocco dell’intera squadra solo se il numero dei positivi sia superiore al 35% del gruppo atleti. «Me lo auguro» rileva il presidente federale. «È frutto di un lavoro svolto dalla Figc con il governo, in raccordo con le Regioni. Dopo il semaforo verde del Comitato tecnico scientific­o sarà necessaria una circolare del ministero della Salute per renderlo operativo, spero già da questo fine settimana».

Fra i presidenti serpeggian­o malumore e sconcerto per le continue bordate di Rocco Commisso. L’Inter, spesso attaccata dal patron viola, si aspetta il deferiment­o. Altrimenti non esclude di presentare un esposto alla Procura federale.

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