Fauci premiato alla Sapienza «L’Italia ci ha superato»
WASHINGTON Operazione verità. Anthony Fauci è netto: «È praticamente impossibile sradicare questo virus su scala mondiale per sempre. È anche altamente improbabile che riusciremo a eliminarlo negli Stati Uniti e in Italia. Il nostro obiettivo deve essere tenerlo sotto controllo. E non siamo ancora a questo punto». Il virologo americano, di origini italiane, 81 anni, ieri ha formulato questo scenario in collegamento da Washington con l’Università Sapienza di Roma che gli ha conferito la laurea honoris causa «per le ricerche sull’Aids e il Covid». Una cerimonia «calda», nonostante fosse online, con tanto di brindisi finale. Fauci è tornato a elogiare l’Italia: «Sulla campagna di vaccinazione sta facendo meglio degli Stati Uniti».
In America il programma di immunizzazione ristagna ormai dalla scorsa estate ed è difficile trovare i test. Ieri Joe Biden ha annunciato l’acquisto di altri 500 milioni di tamponi che vanno ad aggiungersi ai 500 milioni promessi a dicembre e non ancora distribuiti sul mercato. Nel frattempo la stanchezza dei cittadini si scarica su Fauci, forse nel momento di popolarità più basso dall’inizio della pandemia. I repubblicani lo attaccano da ormai un anno, a prescindere. Da ultimo sono arrivati anche i colpi bassi. Martedì 11 gennaio, il senatore Roger Marshall del Kansas, nel corso di un’audizione della Commissione Sanità, lo ha accolto con un cartellone a forma di assegno: 434.000 dollari. È lo stipendio annuale di Fauci, il più alto tra i dipendenti federali, compreso quello del presidente degli Stati Uniti. Marshall ha insinuato che lo scienziato avesse occultato i suoi guadagni. Fauci ha spiegato con calma che tutte le retribuzioni federali sono pubbliche e che quindi non c’era alcun segreto da svelare. Marshall ha proseguito il suo attacco, chiaramente in malafede. A quel punto, Fauci, ha sussurrato: «Ma che deficiente».