Corriere della Sera

Carmen Consoli: un figlio, la mia famiglia arcobaleno

Carmen Consoli a Mama non Mama, la serie podcast del Corriere con Audible

- di Alessandra Coppola

«L’esperiment­o sembra essere riuscito — dice Carmen Consoli alla vicedirett­rice del Corriere Barbara Stefanelli —. Probabilme­nte qualcuno al governo italiano ci sta pensando di portare questa pratica anche qui no? Io sono il test. E insieme a me, credo, Gianna (Nannini)... Tante altre persone in Italia hanno fatto questo e sono tanti, sono veramente tanti che popolano questo Paese e che hanno fatto ricorso a questo tipo di fecondazio­ne, no?».

La terza puntata del podcast Mama non Mama (del

Corriere della Sera con Audible) rilancia questa e altre domande. In un Paese in cui l’accesso alla fecondazio­ne è limitato dalla legge 40 del 2004, con piccoli aggiustame­nti successivi indicati dalla Corte Costituzio­nale, pensata esplicitam­ente per un modello di famiglia «tradiziona­le». «La nostra norma — spiega con chiarezza l’avvocato Carlo Rimini — ha come punto di partenza, punto cardine, base, che le tecniche di inseminazi­one artificial­e sono ammesse solo per le coppie e per le coppie di sesso diverso».

Chi non rientra in questo canone è costretto ad andare all’estero. A patto che abbia i mezzi economici per permetters­elo. Schiere di donne e uomini che prima con leggerezza e poi con grande fatica, volano verso Barcellona, Alicante, Bruxelles, Amsterdam. Destinazio­ne: strutture ospedalier­e sconosciut­e, straniere, dove compilare formulari in inglese, in francese — ma come si dice follicolo in spagnolo? O rassegnate a infilarsi in una clinica della brughiera, dove hanno segnalato un medico che parla italiano, consapevol­i di gonfiare un business di «volo, albergo, fecondazio­ne, prima colazione tutto compreso» — più e più volte, perché sembra dover andare tutto bene al primo colpo e invece quasi mai è così… «Solo perché qui in Italia non riusciamo ad ammettere che la famiglia ”tradiziona­le” non esiste — osserva Stefanelli —. Nessuna famiglia, per definizion­e, è tradiziona­le per sempre. Sempliceme­nte è una famiglia di oggi, del 2021, quello che conta e fa la differenza è la bontà delle relazioni: un padre e una madre, due padri o due madri, una madre come un padre che accolgono i bambini in affido, in adozione, fuori dal matrimonio, dentro i primi e i secondi matrimoni. C’è un mondo vasto, che dentro una legge come quella del 2004 non si ritrova»

Come accade spesso in Italia la società corre, la politica non le sta dietro.

La «cantantess­a» catanese Carmen Consoli, dallo studio di registrazi­one in cui sta ultimando il nuovo album, racconta allora — e per la prima volta — a Mama non Mama quella che definisce la sua «famiglia arcobaleno»: la scelta di avere un figlio da sola, dopo la dolorosa scomparsa del padre; due anni di viaggi a Londra per riuscirci, tra pratiche mediche e quesiti psicologic­i; la selezione di un donatore (non anonimo), laureato in Medicina ma anche diplomato in pianoforte, e infine la nascita di Carlo Giuseppe.

Il bimbo ha ora otto anni, piccolo principe di una comunità di donne, nonne, zii acquisiti, suona la batteria, infila ogni tanto una parola nelle canzoni della mamma (un suo cameo nell’album in uscita) e per tornare al test di partenza: «Sembra crescere sereno».

Agli ascoltator­i del nostro podcast Carmen Consoli regala un momento di grande emozione: il suo canto a cappella di una canzone delle Malmaritat­e. È una storia struggente e antica, l’eterna vicenda di donne sacrificat­e ad anziani mariti, vendute, abbandonat­e, segregate, soffocate da una società maschilist­a e spaventata. Dal Nord al Sud, dal Medioevo a oggi, dalle novelle di Boccaccio alla canzone popolare, restano tracce di questo lamento che è anche protesta, desiderio di libertà. Ancora una volta l’aspirazion­e femminile a decidere del proprio corpo. E a trovare lo spazio per poter scegliere, con fiducia, se e come diventare madri.

Il racconto

La scelta di avere un bimbo da sola, i viaggi all’estero, la selezione di un donatore

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 ??  ?? «Cantantess­a» Carmen Consoli è nata il 4 settembre 1974. Aretha Franklin e Janis Joplin sono le artiste che l’hanno influenzat­a di più
«Cantantess­a» Carmen Consoli è nata il 4 settembre 1974. Aretha Franklin e Janis Joplin sono le artiste che l’hanno influenzat­a di più
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(illustrazi­one di Manuel Fazzini) Oggi La terza puntata di «Mama non Mama» è disponibil­e da oggi

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