Corriere della Sera

Inter, così brutta da essere bellissima

La polemica I nerazzurri primi e criticati «Andremo a farci fare un lifting» Conte posta sui social il gol di Lukaku Si scatena l’ironia: «Come giochiamo male» Zhang atteso a Milano la prossima settimana

- Guido De Carolis

Così brutta da essere MILANO bellissima. L’Inter vincente e dominatric­e non piace, soprattutt­o a chi non riesce ad arrestarla. La decima vittoria di fila ottenuta contro il Sassuolo ha quasi messo la parola fine alla contesa scudetto, non allo scontro sul gioco della squadra di Conte. «Non abbiamo la puzza sotto il naso. Non trascuriam­o l’estetica, ma se non arriva l’importante è che arrivi lo scudetto, manca da troppo. Per l’estetica andremo in un centro, ci faremo un lifting», la cartolina del tecnico ai critici. L’allenatore ieri ha rincarato la dose postando sui social il video dell’azione della prima rete al Sassuolo, arrivata in appena 9 passaggi. Tanti i messaggi ironici, tra cui quello di Alessandro Cattelan: «Madonna come giochiamo male».

L’estetica del brutto ha segnato

Serena

Il calcio non è un’esibizione circense. L’Inter non gioca solo in contropied­e è una squadra corale, che attacca con tutti. Conte ha saputo trovare le giuste alternativ­e

un cambiament­o radicale nella visione dell’arte del Novecento e come sottolinea l’ex nerazzurro Aldo Serena, campione d’Italia con l’Inter dei record di Trapattoni, «il calcio non è un’esibizione circense». L’aveva poi detto anche Max Allegri («se volete lo spettacolo andate al circo») quando guidava l’inarrestab­ile Juve, non quella ridisegnat­a per incantare e però staccata oggi di 12 punti dai nerazzurri e con la qualificaz­ione in Champions da conquistar­e.

L’Inter è concreta e efficace. Le critiche le spazza via un numero dell’ultima partita. Sassuolo palloni giocati 1.044, Inter 555, più o meno la metà. Eppure i nerazzurri hanno avuto cinque occasioni, gli avversari appena due. La dimostrazi­one che il palleggio è inutile se fine a se stesso.

«Se giochi in un certo modo hai più possibilit­à di vincere. Conte ha provato l’anno passato e a inizio stagione una versione alta e aggressiva dell’Inter. L’idea era ambiziosa, ma la squadra quel ritmo non lo reggeva per novanta minuti. Se n’è reso conto e ha cambiato, mostrando di non essere affatto inflessibi­le, ma un allenatore molto maturo, capace di trovare alternativ­e: non sarà spettacola­re, ma concreta sì».

Serena smonta un’altra critica, quella dell’Inter monotemati­ca: catenaccio e contropied­e. «Non è così per nulla. È una squadra corale. Si appoggia su Lukaku e sale con i centrocamp­isti, attacca con Hakimi e l’altro esterno, ha uno svolgiment­o collettivo dell’azione. Pure l’Inter dei record di Trapattoni veniva criticata all’inizio. Partimmo male, con il freno a mano tirato, fuori subito dalla Coppa Italia, alla fine fu scudetto in un crescendo».

Alessandro Altobelli è ancora più diretto. «Chi lo dice che l’Inter gioca male? Quelli che stanno dietro e vogliono portare negatività. In Italia nessuno gioca meglio dell’Inter, Conte non deve preoccupar­si di queste chiacchier­e. Fatemi capire: se l’Inter gioca male ma è prima in classifica, con il miglior attacco, la seconda miglior difesa e ha vinto 22 partite su 29, allora le altre che devono fare? Andare a Lourdes?».

L’Inter è morta pazza e rinata equilibrat­a, pronta per aprire un ciclo. «Conte e Marotta hanno cambiato l’Inter gliene va dato merito e pure alla società di averli portati. La proprietà non deve però commettere l’errore di non rinnovare, va aggiunto qualcosa ogni anno per aprire una stagione di successi con Conte», avverte Altobelli.

«Per fare bene anche in Europa, dove è necessario un calcio più rischioso, l’anno prossimo servono un esterno sinistro, un vice Lukaku e un centrocamp­ista d’assalto, perché oggi c’è il solo Barella», evidenzia Serena.

Temi da discutere tra Steven Zhang e la dirigenza. Il presidente potrebbe rientrare in Italia la prossima settimana. Il gruppo Suning ha superato la fase più acuta delle tensioni finanziari­e, l’idea della famiglia Zhang è continuare alla guida dell’Inter. Appena chiarita in modo definitivo la vicenda societaria, si metteranno a punto le strategie per il futuro. In attesa dell’appuntamen­to al centro estetico, lo scudetto sarà il primo lifting di Conte all’Inter, già bellissima così.

Altobelli

Se l’Inter è brutta gli altri allora devono andare a Lourdes. Merito a Conte e Marotta. Si può aprire un ciclo, ma la società non faccia l’errore di non rinnovare

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(LaPresse) Inarrestab­ili L’Inter contro il Sassuolo ha vinto la decima partita consecutiv­a, ampliando così il distacco sul Milan, ora secondo con 11 punti di svantaggio
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