Dottoressa positiva, era vaccinata «Lo rifarei, pronta per il richiamo»
Siracusa, ricoverata la direttrice del reparto Infettivi Locatelli: «Si è protetti solo dopo la seconda dose»
Quando la notizia della sua positività al Covid si è diffusa ieri mattina, Antonella Franco ha tenuto subito a far sapere che il vaccino lo rifarebbe subito, anzi, lo rifarà. Nel senso che riceverà la seconda dose, dopo che la prima le è stata inoculata a Palermo una settimana fa.
Franco, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, è stata una dei primi medici vaccinati in Sicilia, il primo da Siracusa. Poi però è risultata positiva al Covid e adesso è ricoverata nel reparto che dirige nel nosocomio siciliano. Una circostanza che ha suscitato curiosità ma che non deve fare preoccupare sull’efficacia del vaccino, visto che è noto che il siero dà protezione dopo due dosi.
«Sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia — ha affermato la dottoressa Franco in un comunicato dell’Azienda sanitaria provinciale siracusana —. Se non l’avessi fatto, il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile. Proprio il vaccino, che produce una proteina spike che aiuta a formare gli anticorpi e blocca la progressione del virus, contribuirà a bloccare la replicazione e a contenere gli effetti patogeni. Prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione».
Alla notizia della positività dell’ infettivologa è scattato il monitoraggio anche per i contatti, a partire dalle persone che erano a bordo del pullman per la trasferta a Palermo (dieci i sanitari siracusani vaccinati in quell’occasione), e quelle che Franco ha incontrato durante le procedure per effettuare il vaccino. «È difficile spiegare l’emozione che abbiamo provato al nostro arrivo a Palermo, dopo la tensione accumulata stando a contatto con i nostri pazienti tra la vita e la morte — commentò quel giorno la dottoressa —. Questa è la certezza della fine di quest’incubo a cui solo con il vaccino possiamo porre rimedio».
Sul caso è intervenuto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità: «Anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose, proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. E lo diventa solo dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati». Infatti, la raccomandazione per chi riceve il vaccino è quella di mantenere le misure prudenziali anche dopo la prima immunizzazione. Peraltro, a oggi non è neanche certo che il vaccino protegga dall’infezione o solo dalla sua manifestazione clinica. In pratica si sa che il siero riduce del 90-95% l’insorgenza dei sintomi del Covid19, ma non si sa ancora se i vaccinati si possano comunque infettare, seppure con una carica virale bassissima.