Corriere della Sera

Fca, ribaltone alla Ferrari Via Camilleri, interim a Elkann

Dimissioni «per motivi personali» dell’amministra­tore delegato di Maranello

- Daniele Sparisci

Scossone a Maranello. L'amministra­tore delegato Louis Camilleri ha lasciato la guida della Ferrari. L'annuncio è arrivato ieri in tarda serata, a Borse chiuse, ed è una mossa a sorpresa. Le sue funzioni saranno assunte ad interim dal presidente John Elkann, che insieme al consiglio d'amministra­zione gestirà il processo, già avviato, per nominare il successore.

Anche se la mossa è arrivata a sorpresa, Camilleri lascia ufficialme­nte per «motivi permobilis­tica. sonali», non solo la Ferrari ma anche l'incarico di executive Chairman in Philip Morris di cui era stato numero uno.

Sono proprio i legami di sponsorizz­azione fra l'industria del tabacco e la Formula 1 a spingerlo al volante del Cavallino dopo la scomparsa di Sergio Marchionne nel luglio del 2018, da anni era già nel board. Elkann lo conosce e gli dà le chiavi, ha bisogno di un uomo di fiducia, nonostante sia digiuno di industria auto

Maranello

«Orgoglioso dei risultati». Il presidente: avanti con strategia chiara e ambiziosa

Non è facile raccoglier­e un'eredità così pesante, ma alla fine riesce a conquistar­e analisti e Borsa portando avanti il piano industrial­e di Marchionne. Negli ultimi tempi dicono che fosse affaticato, che avesse pagato lo stress psico-fisico e che avesse voglia di tornare dalla famiglia a New York dove possiede uno degli appartamen­ti più belli di Manhattan. La pandemia di Covid aveva complicato viaggi e trasferte oltreocean­o e aveva colpito duramente anche lui. Era stato contagiato — lo aveva raccontato solo alla cerchia più intima— ed era stato ricoverato in ospedale in America

Non aveva accettato l'incarico in Italia per soldi — ne ha aveva già guadagnati— ma per «amore del marchio».

In una lettera ai dipendenti della Ferrari Elkann lo saluta così: «So che per lui non è stata una decisione facile ma, come sempre accade con scelte così importanti, dobbiamo rispettarl­a pienamente, ha preso il timone in un momento molto difficile dopo la prematura scomparsa di Sergio. Il suo impegno è stato totale come la sua fedeltà ai principi del fondatore Enzo Ferrari». Parlava poco con la stampa, ma era molto più loquace con gli analisti che ne avevano apprezzato lo stile asciutto e pragmatico. Sapeva poco di corse — ed era un suo limite — ma a livello finanziari­o aveva raggiunto ottimi risultati, «a volte superiori agli obiettivi che lui stesso si era fissato» ha ricordato Elkann spiegando anche che la «Ferrari andrà avanti seguendo quel solco. « Abbiamo aperto un capitolo completame­nte nuovo per creare, con il record di cinque nuovi modelli presentati lo scorso anno, la gamma di prodotti più completa della nostra storia. Quest'ultima è un enorme tributo alle sue capacità e al suo stile managerial­e unico che ringrazier­ebbe tutti voi per l'impegno».

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Louis Carey Camilleri, 65 anni, è nato ad Alessandri­a d’Egitto da una famiglia maltese. Lascia la Ferrari dopo due anni da amministra­tore delegato
La scelta Louis Carey Camilleri, 65 anni, è nato ad Alessandri­a d’Egitto da una famiglia maltese. Lascia la Ferrari dopo due anni da amministra­tore delegato

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