Fuori strada fatale per l’ex carabiniere stregato dai motori
L’auto che esce di strada poi lo schianto contro un albero. È finito in tragedia ieri mattina il Rally Valle del Sosio nell’Agrigentino. Nell’incidente ha perso la vita il copilota della Renault Clio uscita di strada, il palermitano Salvatore Coniglio, 54 anni. Illeso il pilota Vito Parisi. L’incidente luogo lungo la strada provinciale 37, in contrada Favara di Burgio nel comune di Caltabellotta. Sono intervenuti i carabinieri di Caltabellotta e Sciacca per eseguire i rilievi e ricostruire la dinamica dei fatti. La gara è stata sospesa.
La «Valle del Sosio», giunta alla sua tredicesima edizione, era l’appuntamento conclusivo della Coppa rally di zona.
La tragedia si è abbattuta sulla gara quando era da poco partita la prova speciale, attesa dai tanti appassionati. Come appunto Salvatore (Totò) Coniglio, il navigatore rimasto vittima del terribile schianto.
Coniglio era un ex carabiniere in congedo. Aveva svolto servizio lontano dalla Sicilia, a Gorizia, ma anche in Calabria. Poi era rientrato nell’Isola. Viveva a San Cipirello, nel Palermitano, dove era molto conosciuto. Era attivo nell’associazionismo e nel volontariato e aveva una grande passione per l’automobilismo.
L’auto dopo esser uscita di strada ha impattato sul lato su cui era seduto il navigatore, sbattendo contro un palo prima e poi contro un albero. L’urto violento non ha lasciato scampo al copilota. Immediato l’arrivo dell’ambulanza, ma i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso, riferisce
Zinella Ferraro, medico di gara. Totò Coniglio lascia la moglie e un figlio. E tanti amici addolorati. «I rally ci hanno fatto incontrare ed è nata una bellissima amicizia, eri una persona speciale, sempre disponibile a dare una mano d’aiuto, un consiglio, perché eri così», lo ricorda un amico su Facebook, uno dei tanti che ieri hanno lasciato un pensiero sulla pagina del suo profilo.
«Ci dispiace tanto che una persona abbia perso la vita per la passione che l’animava. Esprimo il mio più profondo dolore e sono vicino alla famiglia e a tutti quelli a cui era legato», ha detto il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. «Negli ultimi anni si sono fatti grandi passi in avanti sulla sicurezza, ma chi corre sa che sta praticando uno sport che ha una componente di pericolosità e ne è cosciente», ha commentato l’ex bi-campione del mondo di rally Miki Biasion.
Palermitano
Salvatore, 54 anni, aveva svolto servizio a Gorizia e in Calabria Poi il rientro nell’isola