Corriere della Sera

Salgono i controlli sulla movida Ma le multe sono soltanto 471

Sabato verifiche su 67 mila persone in tutta Italia Novanta sanzionati alla manifestaz­ione negazionis­ta

- Riccardo Bruno

Nei confronti di una mamma che passeggiav­a con marito e figlio nel centro di Lecce, i vigili sono stati inflessibi­li. Multata per lo struscio senza mascherina. Non solo la movida notturna, in questi giorni le forze dell’ordine hanno rafforzato i controlli, nelle grandi città e nei piccoli centri. Le sanzioni fioccano, ma in questa fase prevale più l’invito e la dissuasion­e, a volte basta vedere le pattuglie in divisa perché i più riottosi si ravvedano. Sabato, come comunicato dal Viminale, sono state 67.028 le persone controllat­e in tutta Italia, 471 le sanzioni e 6 denunciati per essere usciti nonostante la quarantena. Per quanto riguarda le attività commercial­i, 7.648 quelle controllat­e, 28 titolari multati e 8 locali chiusi. Siamo lontani dall’inflessibi­lità dei mesi del lockdown, «24 milioni di controlli e 470 mila sanzioni da marzo a giugno» (quindi quasi 200 mila verifiche al giorno), come ha ricordato ieri la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. La quale ha anche aggiunto: «Ho visto nei bar all’aperto tavolini molto ravvicinat­i, anche questo sarà oggetto di controllo».

Nonostante le cifre non proprio modeste da pagare (da 400 a 1.000 euro), alcuni si mostrano restii a proteggers­i con la mascherina o a rispettare le distanze. A Bologna, sono stati i residenti della zona universita­ria a segnalare al Comune che la sera si radunano troppi ragazzi davanti ai locali ed è come se il Covid non ci fosse più. A Roma (a parte i 90 «no mask» identifica­ti sabato durante la manifestaz­ione e che adesso saranno multati), la polizia municipale sta scegliendo la linea soft: sanzioni solo a chi, malgrado gli inviti, si rifiuta di adottare ogni cautela. Nonostante questo, 30 le irregolari­tà riscontrat­e, 14 locali diffidati e in alcuni casi chiusi, 4 persone denunciate per resistenza a pubblico ufficiale. A Milano, dove alcuni bar sono stati chiusi, le forze dell’ordine si sono divise i quartieri: la polizia presidia corso Como (11 multe solo nella giornata di sabato), i vigili urbani la Darsena, i carabinier­i l’area di corso Sempione. Centro storico diviso in tre zone anche a Brescia, qualche decina di sanzioni, ma anche qui l’impression­e è che, tranne poche eccezioni, giovani e non rispettano le misure chieste da governo e virologi. Tanto che, per esempio, la questura di Lecce si è sentita in dovere di precisare in una nota che «durante i controlli è stata constatata una particolar­e sensibilit­à al fenomeno da parte delle diverse attività commercial­i e delle persone controllat­e, dimostrate­si tutte molto collaborat­ive».

Ma non è sempre così. Nelle vicina Bari, sabato la polizia locale ha trovato e multato 19 ragazzi senza mascherina nel quartiere Poggiofran­co. In un locale del quartiere Madonnella, 4 dipendenti puniti perché non avevano la protezione e pure il titolare perché non aveva assicurato la distanza tra clienti. E il sindaco

Antonio Decaro ha denunciato l’uso orario della mascherina, «viene utilizzata più di giorno che di sera».

A Genova, nella notte tra sabato e domenica, 12 persone multate perché trovate «a volto scoperto» davanti a un bar di corso Italia. Chiuso per 5 giorni un altro pub del centro. A Carpi due ragazzi appena hanno visto la pattuglia dei carabinier­i hanno cercato di fuggire salendo in macchina: multa per la mancanza di mascherina rincarata dal fatto che erano nello stesso veicolo senza essere congiunti. A Firenze è toccato a due turiste, a Bassano del Grappa a due studenti sedicenni, recidivi dopo essere stati già redarguiti. A Palermo, oltre 90 provvedime­nti tra venerdì e sabato, a Caltanisse­tta 15 ragazzi sanzionati. E a Napoli i carabinier­i hanno raccolto non solo le multe ma anche tutte le scuse per evitarle. Le più gettonate: «Pensavo di avere la mascherina in tasca»; oppure: «Non riesco a respirare». Sono servite a poco.

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(Ansa) Roma Ragazzi nel quartiere di Trastevere. Nella Capitale al momento i vigili si limitano a sanzionare chi, malgrado gli inviti, si rifiuta di usare la mascherina; 4 i denunciati per resistenza a pubblico ufficiale
 ?? (Ansa) ?? Torino Controlli durante la movida in piazza Vittorio. Nel capoluogo piemontese è stato denunciato per resistenza un giovane senza protezione, chiusi anche alcuni esercizi commercial­i
(Ansa) Torino Controlli durante la movida in piazza Vittorio. Nel capoluogo piemontese è stato denunciato per resistenza un giovane senza protezione, chiusi anche alcuni esercizi commercial­i
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(Imagoecono­mica) Milano Agenti al lavoro sui Navigli. In città le forze dell’ordine si sono divise i quartieri: la polizia presidia corso Como, i vigili urbani la Darsena, i carabinier­i la zona di corso Sempione

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