Corriere della Sera

L’ultima frontiera dei reality: concorrent­i nudi in vetrina

- Renato Franco

L’amore è cieco ma per il sesso meglio dare prima un’occhiata. A caccia di format sempre più estremi per attirare spettatori sempre più annoiati, l’ultima frontiera televisiva (prima del sesso esplicito?) si chiama Naked Attraction. In ogni episodio la conduttric­e super partes Anna Richardson («avendo amato sia uomini che donne so apprezzare le cose migliori di entrambi») accompagna un concorrent­e nella scelta di un partner con cui passare una serata.

Le chiacchier­e stanno a zero, le sei persone da periziare sono lì, completame­nte nude, senza censure, all’interno di una teca di vetro. Il corpo in vetrina, ma senza i filtri di Instagram, a edulcorare l’immagine. La scusa sempre buona è quella dell’esperiment­o sociologic­o, come recita l’introduzio­ne al programma: «Cosa succedereb­be se ci spogliassi­mo di tutto quello che normalment­e ci definisce?». A occhio (in senso letterale) gli spettatori però sono incuriosit­i da altro piuttosto che dall’esperiment­o e la domanda che si pongono è sempre la stessa: io — in questo supermarke­t di carni in mostra, in questo Eden senza giardino — chi avrei scelto? Dopo il successo in Inghilterr­a, Naked Attraction è ora disponibil­e per gli abbonati a Dplay Plus, la piattaform­a streaming pay di Discovery (3,99 euro al mese il costo).

Il disvelamen­to del corpo avviene in tre tappe, ma non c’è spazio per l’immaginazi­one, niente suspense, nemmeno un po’ di vedo-non vedo, si parte subito con la parte che si trova tra i piedi e l’ombelico. Quindi si va a salire e si conclude con l’ultima minuzia (il volto). Ogni volta che si scoprono dei dettagli la conduttric­e fornisce indizi sulla personalit­à e sullo stile di vita dei concorrent­i e il single è invitato a spiegare, in ogni round, i motivi della sua scelta. Arrivati all’ultima tappa, che prevede in studio solo 2 persone tra cui scegliere, il «selezionat­ore» appare a sua volta senza vestiti. Fatta la scelta definitiva, se l’attrazione è reciproca, i due possono finalmente incontrars­i in un primo appuntamen­to (questa volta vestiti per poi rispogliar­si).

Non è la prima volta che i dating show (Tinder che diventa format televisivo) arrivano sugli schermi. In Undressed i concorrent­i si conoscevan­o già a letto, in mutande e reggiseno; nell’isola di Adamo ed Eva si corteggiav­ano già nudi. Qui tolta ogni sovrastrut­tura di tessuto si arriva direttamen­te al dunque, al corpo come unica merce di scambio, alla vista come prevalente metro di giudizio, all’apparenza come valutazion­e della sostanza. Una serata e via.

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Volto Conduttric­e e giornalist­a, Anna Richardson (49 anni) è uno dei volti di Channel 4

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