Corriere della Sera

Da Bergamo la piattaform­a per smart working a 360 gradi

Si chiama Vrtuoso ed è stata citata da «Forbes»: così il territorio colpito dal Covid-19 ha reagito

- Di Giovanni Caprara

Mentre il Covid-19 colpiva drammatica­mente la città, a Bergamo la Vrtuoso creata da due tecnologi bergamasch­i presentava la più innovativa piattaform­a a realtà virtuale per la formazione nelle aziende. «È la prima del suo genere perché agisce in uno spazio virtuale gestito completame­nte in remoto» spiega Frank Furnari fondatore con Marco Moncalvo della società con alle spalle una lunga serie di esperienze internazio­nali. «Lavoravo a Londra alla British Telecom — racconta — quando creavo la prima startup dedicata alla realtà virtuale con un venture caordini pitalist giapponese. E dopo esperienze in Israele ne creavo una seconda ma sempre rivolta al mondo dei servizi alle aziende utilizzatr­ici di queste tecniche. In un decennio mi sono reso conto dei problemi che limitavano l’impiego della tecnologia».

Così quattro anni fa Furnari assieme a Moncalvo creava una task force che collaboran­do con università e centri di ricerca di British Telecom e Microsoft, maturava 16 brevetti mettendo a punto la piattaform­a Vrtuoso che rispondeva con nuovi approcci alle domande raccolte dalla lunga esperienza. Due anni fa metteva sul mercato la prima versione che otteneva un risultato oltre le aspettativ­e. «Avevamo più di quelli che potevamo soddisfare — racconta Furnari —. E dopo essere partiti in due ora siamo in quindici. Intanto abbiamo elaborato la terza versione di Vrtuoso tenendo conto delle necessità emerse proprio durante la pandemia per permettere ai dipendenti delle aziende di lavorare e formarsi da casa».

Il balzo è stato assicurato da un’ulteriore iniezione di fondi da parte della britannica Symvan Capital e dall’italiana Compagnia Bresciana Investimen­ti CBI di Brescia portando il totale degli investimen­ti a un milione di dollari. Oggi la piattaform­a Vrtuoso, l’unica a 5G, è utilizzata da trenta grandi gruppi in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e Italia comprenden­ti da American Express a British Telecom, da Leonardo a Barilla, da Iveco a Telecom Italia. La nuova tecnologia consente esperienze interattiv­e di realtà virtuale in real time da qualsiasi punto remoto. «Due sono le differenze rispetto al passato grazie ai brevetti — spiega Furnari —. La prima è che l’utente dispone di una libreria con mezzo milione di contenuti VR a cui accedere senza crearli. La seconda è l’innovativa funzionali­tà che consente di svolgere sessioni in streaming in VR con video a 360 gradi come l’utente fosse teletraspo­rtato nel luogo dell’azione. . Inoltre per utilizzarl­a non è necessaria alcuna esperienza o preparazio­ne nella realtà virtuale abbattendo quindi ogni barriera di tipo tecnico per il suo impiego».

Queste caratteris­tiche rendono Vrtuoso la prima piattaform­a del genere al mondo. La produzione avviene interament­e a Bergamo con due altre sedi negli Stati Uniti e Inghilterr­a. «Nel mercato abbiamo superato il milione di utenti. Ora siamo andati oltre il nostro teatro d’azione europeo e americano, approdando nell’area oceanica, in Australia, con un aumento del fatturato del 40 per cento. Le necessità emerse dalla pandemia hanno favorito un’innovazion­e preziosa per il futuro». E anche la rivista Forbes ha raccontato la storia di successo della creatività bergamasca.

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