«Ristori a fondo perduto sul conto in una decina di giorni»
Ruffini: da domani le richieste, non c’è click day. I chiarimenti nella circolare delle Entrate
milioni Il tetto annuo di ricavi per coloro che possono fare domanda dei contributi a fondo perduto
Da lunedì pomeriggio commercianti, artigiani e piccoli imprenditori con ricavi annuali fino a 5 milioni di euro potranno richiedere i contributi a fondo perduto introdotti dal decreto Rilancio. Gli ultimi chiarimenti sulla procedura sono arrivati con la circolare firmata ieri dal direttore dell’agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.
A beneficiare del contributo potrà essere chi ha subito un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente di almeno un terzo. «Non c’è nessun click day» spiega Ruffini e questo perché i richiedenti potranno avanzare la richiesta di ristoro «per 60 giorni proprio a partire dal 15 giugno che non è l’unico giorno in cui si può presentare la domanda». Il direttore promette che il contributo «verrà accreditato dall’agenzia delle Entrate entro una decina di giorni, dopo i necessari controlli, sul conto corrente indicato nella richiesta».
«La domanda dovrebbe essere semplice nella sua compilazione», ha aggiunto Ruffini spiegando che avverrà «attraverso una procedura che abbiamo realizzato con Sogei direttamente sul sito internet dell’agenzia delle Entrate, o tramite una domanda precompilata dai software gestionali che utilizzano imprenditori, partite iva e i loro intermediari fiscali tramite il servizio Entratel messo a disposizione sempre dalla Agenzia delle Entrate».
La circolare firmata ieri chiarisce alcuni dettagli tecnici della procedura. L’accesso al contributo, ad esempio è aperto anche alle aziende agricole o commerciali in forma di impresa cooperativa e, a determinate condizioni, alle società tra professionisti. Tra i beneficiari possono rientrare anche i soggetti che applicano il regime forfettario introdotto nel 2014, quello riservato alle piccole partite Iva. Via libera anche a chi ha iniziato la sua attività solo a partire dal primo gennaio del 2019 a patto però abbia un fatturato di almeno mille euro per le persone fisiche e di duemila euro per tutti gli altri soggetti, come le aziende oppure le cooperative. Sono invece esclusi dal beneficio i contribuenti che hanno chiuso la loro attività alla data di presentazione della domanda di accesso al contributo.
Tutti gli interessati dovranno presentare, solo in via telematica, una istanza all’agenzia delle Entrate, dichiarando di essere in possesso di tutti i requisiti, che saranno controllati successivamente. Se il contributo richiesto supera i 150.000 euro, la domanda deve essere firmata digitalmente e inviata solo per posta elettronica certificata.
La condizione
Un calo del fatturato ad aprile di almeno un terzo rispetto allo stesso mese 2019