Pasta gluten free, pollo e insalata Il summit frugale «Mica come fu per Gheddafi»
Fuori, in tutto il parco di Villa Pamphilj, 700 uomini delle forze dell’ordine a presidiare la zona, invasa dai romani in tenuta ginnica come un sabato qualunque. Dentro, nel Villino Algardi dove si tiene la prima giornata degli Stati Generali voluti dal premier Giuseppe Conte, l’atmosfera è quella della giornata speciale. Gli invitati arrivano alle 10, indossano la mascherina. C’è il governatore della Banca d’italia Ignazio Visco e tutti i ministri, da Luigi Di Maio a Roberto Gualtieri, Roberto Speranza, Luciana
Lamorgese. Due sole le assenze giustificate: Vincenzo Spadafora (Sport), impegnato in un’altra iniziativa, e Fabiana Dadone (Pubblica amministrazione) agli ultimi giorni di gravidanza.
L’incontro è al primo piano, dove tutto è pronto per l’inizio dei lavori: tavolo lungo, tovaglia arancione con al centro una fila di fiori gialli e bianchi. Sui lati della sala quattro monitor per gli interventi delle istituzioni europee che, come da programma, iniziano alle 11 e terminano all’ora di pranzo, quando l’organizzazione ha previsto un break «frugale, mica come ai tempi di Gheddafi», commenta uno degli ospiti in riferimento alla visita del leader libico nel 2009.
Il buffet, allestito al piano terra, è spartano, in effetti. Si parte con un timballo di pasta al sugo di melanzane, ma, per chi lo desidera, c’è anche un vassoio di pasta senza glutine. Bocconcini di pollo con insalata verde e verdure grigliate, il secondo. Si beve acqua, ma non manca il vino bianco. Si chiude con una vaschetta di macedonia e con il caffè prima di riprendere la
riunione con l’intervento di Visco. Il clima è sereno. Si sorride, si commentano le reazioni sulle agenzie, in molti ridono alle battute di Lamorgese. Mentre Conte scambia parole con tutti: con Speranza e con la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina per fare il punto sulla proposta di riaprire le scuole il 14 settembre. Di sicuro, dopo i discorsi di Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, il premier appare soddisfatto, quasi sollevato. Anche perché non ci sono le contestazioni temute. Le bonifiche del parco erano scattate venerdì sera con squadre antisabotaggio della Questura, unità cinofile, artificieri di polizia e carabinieri a perlustrare l’area. Anche ieri controlli di pattuglie a cavallo, droni e tiratori scelti, decine di auto e furgoni blindati a sorvegliare il summit. Alla fine, però, solo una protesta contro gli Stati Generali, per altro bloccata ad uno degli ingressi del parco, da parte di Usb, Cobas, Unicobas, Potere al Popolo e movimenti antagonisti e di lotta per la casa.