Corriere della Sera

Pasta gluten free, pollo e insalata Il summit frugale «Mica come fu per Gheddafi»

- Andrea Arzilli

Fuori, in tutto il parco di Villa Pamphilj, 700 uomini delle forze dell’ordine a presidiare la zona, invasa dai romani in tenuta ginnica come un sabato qualunque. Dentro, nel Villino Algardi dove si tiene la prima giornata degli Stati Generali voluti dal premier Giuseppe Conte, l’atmosfera è quella della giornata speciale. Gli invitati arrivano alle 10, indossano la mascherina. C’è il governator­e della Banca d’italia Ignazio Visco e tutti i ministri, da Luigi Di Maio a Roberto Gualtieri, Roberto Speranza, Luciana

Lamorgese. Due sole le assenze giustifica­te: Vincenzo Spadafora (Sport), impegnato in un’altra iniziativa, e Fabiana Dadone (Pubblica amministra­zione) agli ultimi giorni di gravidanza.

L’incontro è al primo piano, dove tutto è pronto per l’inizio dei lavori: tavolo lungo, tovaglia arancione con al centro una fila di fiori gialli e bianchi. Sui lati della sala quattro monitor per gli interventi delle istituzion­i europee che, come da programma, iniziano alle 11 e terminano all’ora di pranzo, quando l’organizzaz­ione ha previsto un break «frugale, mica come ai tempi di Gheddafi», commenta uno degli ospiti in riferiment­o alla visita del leader libico nel 2009.

Il buffet, allestito al piano terra, è spartano, in effetti. Si parte con un timballo di pasta al sugo di melanzane, ma, per chi lo desidera, c’è anche un vassoio di pasta senza glutine. Bocconcini di pollo con insalata verde e verdure grigliate, il secondo. Si beve acqua, ma non manca il vino bianco. Si chiude con una vaschetta di macedonia e con il caffè prima di riprendere la

riunione con l’intervento di Visco. Il clima è sereno. Si sorride, si commentano le reazioni sulle agenzie, in molti ridono alle battute di Lamorgese. Mentre Conte scambia parole con tutti: con Speranza e con la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina per fare il punto sulla proposta di riaprire le scuole il 14 settembre. Di sicuro, dopo i discorsi di Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, il premier appare soddisfatt­o, quasi sollevato. Anche perché non ci sono le contestazi­oni temute. Le bonifiche del parco erano scattate venerdì sera con squadre antisabota­ggio della Questura, unità cinofile, artificier­i di polizia e carabinier­i a perlustrar­e l’area. Anche ieri controlli di pattuglie a cavallo, droni e tiratori scelti, decine di auto e furgoni blindati a sorvegliar­e il summit. Alla fine, però, solo una protesta contro gli Stati Generali, per altro bloccata ad uno degli ingressi del parco, da parte di Usb, Cobas, Unicobas, Potere al Popolo e movimenti antagonist­i e di lotta per la casa.

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Una signora passeggia a Villa Doria Pamphilj
Controlli Una signora passeggia a Villa Doria Pamphilj

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