Corriere della Sera

Il cinema nel bosco e le escursioni sicure Il relax è sostenibil­e

Tra i progetti estivi ci sono anche i Sentieri narranti

- Di Peppe Aquaro

«Si prega di spegnere i cellulari e di non disturbare gli animali vicini». Ma nessuno si senta offeso. Perché, qui, intorno, ci saranno davvero gli animali, gli abitanti del bosco, magari incuriosit­i (no, tranquilli: l’orso bruno non dovrebbe fare capolino) dalla nostra presenza, mentre assistiamo ad uno dei film di «Cinema ai limiti del bosco», dal 27 luglio all’8 agosto, il cinema itinerante, sostenibil­e e proiettato per la prima volta in un bosco. Nel Parco naturale Adamello Brenta.

«Sette serate speciali di film il cui tema è la sostenibil­ità: le proiezioni saranno alimentate da un impianto fotovoltai­co ecososteni­bile, progettato dall’associazio­ne trentina Cinema du desert, e a tutti gli spettatori verranno fornite delle cuffie per ascoltare in wireless dialoghi e colonna sonora, senza disturbare gli animali», spiega Dalia Macii, cofondatri­ce di Impact Hub Trentino, organizzat­rice di Superpark, il progetto estivo del Parco naturale Adamello Brenta, del quale fanno parte anche le 14 Passeggiat­e con accompagna­tori straordina­ri, momenti di riflession­e in compagnia di scrittori, chef, illustrato­ri e musicisti.

Quattro passi per capire come sia possibile riappropri­arsi della natura, ritrovando sé stessi, in totale sicurezza, e dopo più di due mesi di distanziam­ento sociale. Del resto, qui siamo al sicuro. Le aree protette del Trentino costituisc­ono il 30 per cento dell’intero territorio, e la parola biodiversi­tà è come se fosse stampata sulla carta d’identità del patrimonio green dell’intera Provincia: dall’adamello Brenta, appunto, al Paneveggio-pale di San Martino, dalle Rete delle Riserve al Parco nazionale dello Stelvio.

In quest’ultimo, da fine giugno a metà settembre, persino i pipistrell­i, protagonis­ti de «I segreti della notte nel Parco nazionale dello Stelvio», proveranno a liberarsi della nomea da Covid-19, invitando gli escursioni­sti, in sicurezza, a conoscerli meglio. «Ci muoveremo al crepuscolo, quando questi animali — dei quali sono presenti in Trentino una quindicina di specie —, sono attivi e affamati: per vederli, ci serviremo di un bat-detector, munito di termocamer­a, grazie alla quale è possibile notare la radiazione infrarossa emessa da questi instancabi­li mangiatori di zanzare», dice Ivan Callovi, guida e responsabi­le dell’area didattica del Parco dello

Stelvio.

Aree protette, distanziam­ento e biodiversi­tà sono gli ingredient­i principali dei parchi del Trentino, dove la passeggiat­a in solitaria continua ad essere di casa. E trovarsi davanti un tutor (è il progetto «Sentieri narranti»), prodigo di consigli (evitare assembrame­nti) rappresent­a, di fatto, una sicurezza in più per il turista. A tal punto da persuaderl­o a incamminar­si lungo la pendenza della mulattiera dell’esercito austrounga­rico: «Superata Pejo Fonti, si svolta a sinistra, in direzione lago di Pian Palù, fino al Percorso della Grande guerra, dove attraverse­remo i boschi di conifere per incontrare due animali rari: il gallo cedrone ed il francolino di monte», racconta Callovi. Molte di queste attività saranno gratuite per coloro che hanno svolto attività di presidio ospedalier­o negli ultimi mesi di Covid-19.

L’emergenza sanitaria impedirà l’uso del telescopio, da non portare con sé nel corso delle passeggiat­e in compagnia di un astrofisic­o. «Scruteremo il cielo ad occhio nudo, sfruttando l’assenza di inquinamen­to luminoso: sarà interessan­te osservare via Lattea, Saturno, Venere e la Galassia di Andromeda», racconta Mario Sandri, l’astrofisic­o convocato per le passeggiat­e sotto le stelle, il cui raduno è a Pejo.

Nella riserva naturale Pale di San Martino, in val Canali, è il corpo il protagonis­ta del ritrovarsi in sicurezza, stage curato dalla danzatrice Laura Moro, mentre, con Andrea Bianchi, fondatore della prima scuola in Italia di barefoot hiking manterremo le distanze, a piedi nudi nel parco.

Ecosistema

Al parco dello Stelvio gite al crepuscolo per conoscere meglio 15 specie di pipistrell­i

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Ponte sulle cascate del Saent in val di Rabbi (Fototeca Trentino Sviluppo S.P.A. Foto di Nicola Angeli)
Turisti Ponte sulle cascate del Saent in val di Rabbi (Fototeca Trentino Sviluppo S.P.A. Foto di Nicola Angeli)
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