La rete Bankitalia, socia di Leonardo e Moncler. Unipol in Mediobanca
Dove sono finite tutte le azioni passate di mano in queste tre settimane, le più turbolente della storia di Piazza Affari a causa dei timori per l’economia bloccata dal coronavirus? Fino a ieri si trattava di movimenti sotterranei. Ora dopo che dal 18 marzo Consob ha ridotto dal 5% all’1% (o al 3% a seconda del tipo di società) la soglia oltre la quale la partecipazione va dichiarata, emerge un quadro aggiornato di Piazza Affari. Oggetto sono gruppi strategici, dall’eni a Saipem, da Terna a soggetti dell’it come Reply. A muoversi sono soprattutto le banche centrali.
Il 20 marzo la Banca d’italia è diventata azionista di Leonardo (ex Finmeccanica) per una quota dell’1,013% che si affianca idealmente al 30% del Tesoro. Proprio nei giorni scorsi il colosso guidato da Alessandro Profumo aveva ricordato ai nuovi azionisti l’obbligo di dichiarare le quote oltre l’1% a pena della perdita dei diritti di voto. Bankitalia ha comprato ai minimi, attorno a 4,4 euro. Oggi si rivela un’operazione vantaggiosa: Leonardo ha chiuso a 5,88 euro. Ma non è l’unica mossa: il 30 marzo Bankitalia ha rilevato l’1% di Moncler, dove è entrato Blackrock con il 5% ed è emerso con l’1,63% Gig, il fondo sovrano di Singapore. Altrettanto attiva è stata la People’s Bank of China, emersa il 18 marzo con l’1,014% in Eni, anche se acquisito prima; Norges Bank invece è in Pirelli (1,18%), Reply (2,05%), Salini Impregilo (0,86%), Cattolica (2,5%), Atlantia (1,37%). Fra gli altri acquisti recenti, Francesco Gaetano Caltagirone è entrato in Anima Holding con l’1,118% e Unipol in Mediobanca all’1,95%. (f.mas.)