SANDERS INSISTE MA IL VIRUS HA TRAVOLTO TUTTO
Bernie Sanders è stato capace di rivitalizzare il movimento del 2016, di suscitare ancora entusiasmo, specie tra i giovani americani. Le sue proposte hanno condizionato la piattaforma politica del partito democratico, imponendo all’attenzione il tema del diritto universale alla salute e all’istruzione. Però, a torto o a ragione, non ha convinto la maggior parte della base, che gli ha preferito Joe Biden. In tempi normali sarebbe logico aspettarsi che il senatore del Vermont ne prenda atto, dopo le ultime sconfitte inequivocabili in Florida, Illinois e Arizona. Nel pieno dell’emergenza coronavirus, il passo indietro dovrebbe essere obbligatorio.
I cittadini, repubblicani o democratici, indipendenti o agnostici, hanno la testa da un’altra parte. Il contagio prende velocità: allarma i newyorkesi, i californiani e comincia a preoccupare tutti gli altri americani.
I media hanno da tempo archiviato le mappe e le tabelle delle primarie, per lasciare spazio alle curve e ai bollettini dei morti e degli infettati. Chi si ricorda più quanti delegati ha Biden e quanti ne ha Sanders? Eppure Bernie insiste. Vuole un altro confronto televisivo a breve con il suo rivale, vuole continuare una corsa già persa e a questo punto francamente surreale. Gli Stati stanno rinviando uno dopo l’altro l’appuntamento con le urne. Però ci sono ancora passaggi importanti, obiettano i dirigenti sandersiani. Per esempio deve ancora votare New York, il 28 aprile. Ma quelle elezioni si faranno? C’è da dubitarne, a sentire il governatore Andrew Cuomo, che prevede il picco dei positivi proprio intorno a quella data. E comunque neanche le primarie della Grande Mela sarebbero sufficienti per ribaltare gli equilibri tra i due contendenti. Il problema dei democratici, in realtà, è un altro: dimostrare che il candidato scelto dai militanti, cioè Biden, sarebbe capace di gestire meglio di Donald Trump la tempesta in arrivo e la ricostruzione del post virus. L’ex vicepresidente, dopo qualche giorno in cui è apparso spiazzato dal nuovo scenario, sembra pronto a cambiare passo. Ieri sera ha partecipato a un dibattito sulla pandemia organizzato dalla Cnn. Il duello «Joe» contro «Bernie» fa parte di un’epoca spazzata via dal Covid-19.