La giacca (che sembra una muta) per chi ama il mare
Slam, l’innovazione e le regate a Montecarlo
Collo e polsi sono in lattice. L’acqua scorre attraverso fori di drenaggio invisibili. Sulle spalle sono posizionati patch fotoluminescenti per essere ben visibili anche con poca luce. È una giacca che si comporta come una muta la Win-d Ocean Dry Top dell’azienda genovese Slam specializzata in abbigliamento per gente che ama il mare, come i velisti in gara nella Primo Cup, la regata che dal 1985 dà al via alla stagione internazionale della vela. Un evento in cui lo Yacht Club de Monaco, organizzatore della manifestazione, si trasforma in un luogo di rappresentanza per questo piccolo Principato che sta cercando di ingrandirsi sottraendo qualche centinaio di metri di spazio al mare.
Il principe Alberto II sorride, ritratto in una foto. L’hospitality strabocca di volti eternamente abbronzati. Sono oltre 400 i velisti in gara, molti arrivati dal Nord Europa, divisi tra le flotte abituali come Smeralda 888, Melges 20, J70 , la novità la L30 (ai Giochi di Parigi 2024 sarà classe olimpica) e gli attesissimi Onefly, falene dotate di randa alare e di foil capaci, come magneti, di attrarre i giovanissimi in cerca di brividi a 30 nodi (80 kmh).
Per Slam, lo Yacht Club de Monaco è da trent’anni il laboratorio dove i progetti devono superare il test più difficile, quello dei velisti super esigenti ed informati, gente che fa i conti con sole, vento, onde e sostenibilità di cui si fanno ambasciatori. «I nostri capi sono realizzati seguendo i suggerimenti degli atleti — dice Ivana Sanguineti, sponsorship manager di Slam —. Trascorrendo anche duecento giorni all’anno in mare, i velisti sono i nostri migliori consiglieri. Sono stati loro a suggerirci di realizzare collo e polsini in lattice, che fanno assomigliare la Win-d Ocean Dry Top ad una muta. Produciamo indumenti molto tecnici senza trascurare il comfort per garantire anche in fase di regata, quando la tensione sale e ogni dettaglio fa la differenza, la performance migliore».
Presentata in anteprima a Monaco, la Win-d Ocean Dry Top è nata con la collaborazione del navigatore in solitaria Matteo Sericano. «È stato necessario un anno di lavoro per metterla a punto. È estremamente
Il prodotto di punta «Un anno per metterlo a punto: è traspirante, resistente all’abrasione e impermeabile»
impermeabile, traspirante e resistente all’abrasione per far fronte alle condizioni meteo estreme. Durante la stagione, sarà indossata dalla sezione sportiva dello Yacht Club de Monaco».
Sperimentare è una parola cara all’azienda genovese che collabora con la fondazione One Ocean dello Yacht Club Costa Smeralda per la preservazione dell’ambiente marino. Come dare il buon esempio? Riciclando le vecchie vele, diventate degli zainetti leggerissimi, ma anche privilegiando la ricerca investendo su filati di nuova concezione come il nilit heat, ricavato dagli scarti della lavorazione del caffè e impiegato per la realizzazione della Win-d Defence Thermal, una giacca antivento termoregolante utile sia barca sia nella vita quotidiana.