Corriere della Sera

Intesa difficile sulla manovra La sfida in Aula

E Di Maio rilancia: no ai negozi sempre aperti

- Marco Galluzzo

La sfida ora si sposta in Parlamento. La manovra ci arriva con un testo che subirà modifiche. Parecchi sono gli emendament­i già presentati. Ma il problema restano le coperture economiche. E Di Maio rilancia una battaglia dei 5 Stelle: no ai negozi sempre aperti.

Con due settimane di ritardo la legge di Bilancio approda in Senato, dopo l’ok della Ragioneria dello Stato e la firma del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ma i nodi da sciogliere sembrano ancora tanti, a cominciare dal possibile rinvio, o delle modifiche, della plastic tax e del regime delle auto aziendali.

Ma se in Parlamento non si è ancora cominciato a discutere e se Matteo Salvini assicura «battaglia» promettend­o che «se necessario li terremo giorno e notte chiusi in Parlamento», il quadro resta incerto. Si annunciano centinaia e centinaia di emendament­i, della stessa maggioranz­a e intanto Italia Viva si mobilita contro la nuova tassa sulle auto aziendali. Sul sito del partito è partita una raccolta firme contro il giro di vite fiscale, un balzello che «colpirebbe indiscrimi­natamente quasi 2 milioni di persone che usano l’auto per lavorare». E Gualtieri: sorprende una maggioranz­a che fa propaganda contro la propria legge di bilancio.

Ieri Luigi Di Maio, ha aperto un nuovo fronte, quello dell’orario dei negozi: «Dopo il decreto Dignità e il decreto Riders, dobbiamo andare avanti nella tutela delle persone che lavorano, come nel caso delle partite Iva e dei lavoratori dipendenti degli esercizi commercial­i che sono sprofondat­i nella giungla degli orari di apertura e chiusura, cercando invano di battere i centri commercial­i, rimanendo aperti 12 ore al giorno e 7 giorni su 7». Gli ha subito risposto Matteo Salvini: «Non vuole i negozi sempre aperti? Tranquillo Gigi, con tutte le tasse che state mettendo, manterrai la promessa».

Mentre sulla plastic tax è intervenut­o il ministro dell’economia, confermand­o che è aperto a possibili modifiche: «Una misura che disincenti­va la plastica monouso è giusta, poi occorre rimodularl­a bene e sono pronto a discutere con gli operatori». Meno propenso invece Luigi Di Maio, che sembra difendere la misura a spada tratta: «Vedo che è nato un dibattito surreale. La plastic tax, serve a dare una scossa, a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente

Il Tesoro

Il ministro: «Sorprende una maggioranz­a che fa propaganda contro la propria legge»

parlando, ma facendo delle scelte». Gualtieri invece ribadisce anche che il taglio del cuneo fiscale è un «pilastro» della manovra replicando alla richiesta di Italia viva di rinviarlo da luglio a ottobre. In serata Renzi interviene sulle parole di Gualtieri: «Per 24 ore un fiume di polemiche contro di me. Ora retromarci­a in corso sulle nuove tasse. Apprezzo il buon senso».

Insomma per la manovra si annuncia una navigazion­e parlamenta­re difficile, se in Senato la guida della commission­e Bilancio è affidata al pentastell­ato Daniele Pesco, alla Camera a decidere l’ammissibil­ità degli emendament­i sarà Claudio Borghi, esponente del Carroccio.

 ??  ?? La missione Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, 33 anni, ieri all’aeroporto di Ciampino in partenza per la Cina
La missione Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, 33 anni, ieri all’aeroporto di Ciampino in partenza per la Cina

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy