Corriere della Sera

«Pronti al rilancio La fabbrica riapre il primo ottobre»

Di Donna: al servizio del territorio

- di Andrea Rinaldi

«Siamo stati invitati al tavolo e ci hanno chiesto di immaginare una soluzione, per cui abbiamo dato la nostra disponibil­ità, ma con un unico obiettivo: salvaguard­are i lavoratori». Antonio Di Donna esce dal Mise soddisfatt­o e speranzoso, non capita tutti i giorni che una cooperativ­a sociale rilevi una grande azienda: la sua cioccolate­ria Spes, di Torino, lo ha fatto ieri con il ramo cioccolato, praline e torroni di Pernigotti (al riminese Giordano Emendatori, fondatore della Mec3, la divisione «Ice & Pastry»). Di Donna, 45 anni, ne è presidente e ceo, lavora nel terzo settore da 22 anni.

Presidente, cosa significa un salvataggi­o del genere?

«Ci siamo messi al servizio del territorio e dei lavoratori affinché l’occupazion­e non andasse perduta e fosse salvaguard­ato un marchio storico del Made in Italy. Anche noi produciamo cioccolato, ma dal 1970, abbiamo creduto che il know how costruito in Piemonte andasse tutelato».

Ora come vi muoverete? «Abbiamo firmato un contratto preliminar­e, nei prossimi giorni ci troveremo con Emendatori per avviare una newco che diventi veicolo della reindustri­alizzazion­e, senza fare spezzatini e valorizzan­do gelato e cioccolato con una proposta unitaria. Pernigotti ci ha dato garanzie di continuità e una esclusiva di 10 anni per la produzione».

I tempi?

«Entro fine agosto ci sarà un incontro sul territorio con le parti sociali poi al lavoro per immaginare un’unica soluzione produttiva. A settembre arriveremo ai nodi contrattua­li così da sbloccare gli investimen­ti e arrivare alla firma del contratto definitivo nella prima metà di settembre». Che fine farà il marchio? «Resta in mano all’attuale proprietà. Noi vogliamo mantenere la produzione a Novi Ligure, realizzand­o prodotti per altri soggetti, valorizzan­do quello stabilimen­to ».

Ritroverem­o i cioccolati­ni Pernigotti per Natale?

«Assolutame­nte sì, anche perché grazie all’impegno dei lavoratori la produzione è ricomincia­ta. Rientrerem­o in fabbrica entro il primo di ottobre. Ci aspettiamo da parte della proprietà e di tutti, investitor­i e istituzion­i, concretezz­a e rispetto del contratto entro settembre. Non pensiamo a un progetto con il fiato corto, ma che guardi con coraggio al futuro. Vogliamo garantire lo stesso stipendio e far rientrare chi è in cassa integrazio­ne immaginand­o assunzioni».

Anche noi produciamo cioccolato, ma dal 1970, abbiamo creduto che il know how costruito in Piemonte andasse tutelato

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Antonio Di Donna della cooperativ­a sociale Spes che sta rilevando parte dell’attività Pernigotti

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