Aiuto negato ai disabili gravi privi della ricetta di 70 anni fa
«Ela ricetta medica?». «Dovrei aver conservato una ricetta medica di mia madre di oltre mezzo secolo fa?». «È la legge, signora: la legge». Un muro. Invalicabile. Che Argentina Romanelli sia davvero disabile non è in discussione. Le mancano tutte e due le braccia, ha una gamba di cinque centimetri più corta dell’altra e tre dita per ogni piede. Ma come poteva lui, il colonnello medico Ernesto Giorgio, impacciatissimo, accertare che era stata colpita proprio dal talidomide? Tutto bloccato.
In realtà il dottore non c’entra con la decisione che è stato costretto a prendere. Il punto è che i governi chiamati in questi anni a fare una scelta hanno via via aggrovigliato le contraddizioni: come distinguere i disabili nati senza mani, braccia o piedi perché colpiti dal farmaco messo in commercio negli anni Cinquanta dalla Chemie Grünenthal di Stolberg, vicino ad Aquisgrana, propagandato come ideale
rilassante per le donne incinte fino alla scoperta, da parte degli americani, dei danni spaventosi che poteva fare ai bambini? Mica facile capire: già «prima» erano stati registrati casi di bimbi nati con terribili menomazioni. Come il francese Pierre Mahieux nato nel 1879 o l’americana Freda Pushorik nata nel 1922, entrambi senza gambe né braccia. «Busti umani», li chiamavano.
Allora? Come stabilire quali disabili gravissimi avevano diritto a un assegno mensile di aiuto perché menomati dal farmaco messo in commercio senza controlli da parte italiana e ritirato poi dalle farmacie con grave ritardo?
Nel 2008 la legge fissò: indennità ai nati dal 1959 al 1965. Poi allargò ai nati nel 1958 e 1966. Poi ai «soggetti nati al di fuori del periodo dal 1958 al 1966» purché forniti della «documentazione sanitaria relativa alla patologia materna che ha richiesto la somministrazione del talidomide, da cui si evinca la prescrizione/assunzione del farmaco omonimo in gravidanza nel periodo fra il ventesimo e il trentaseiesimo giorno dal concepimento».
Ed ecco il caso di Argentina: «Dov’è la ricetta?». Onestamente: ha senso? Uno Stato sprecone come il nostro fa il tignoso su disabili totali aiutati oggi con l’elemosina di 517 euro di accompagnamento e 285 di pensione di invalidità? Mah...
Prescrizione Per ottenere l’assegno mensile perché menomati dal talidomide si deve poter dimostrare la patologia materna che ne ha richiesto la somministrazione