Corriere della Sera

Aiuto negato ai disabili gravi privi della ricetta di 70 anni fa

- di Gian Antonio Stella

«Ela ricetta medica?». «Dovrei aver conservato una ricetta medica di mia madre di oltre mezzo secolo fa?». «È la legge, signora: la legge». Un muro. Invalicabi­le. Che Argentina Romanelli sia davvero disabile non è in discussion­e. Le mancano tutte e due le braccia, ha una gamba di cinque centimetri più corta dell’altra e tre dita per ogni piede. Ma come poteva lui, il colonnello medico Ernesto Giorgio, impacciati­ssimo, accertare che era stata colpita proprio dal talidomide? Tutto bloccato.

In realtà il dottore non c’entra con la decisione che è stato costretto a prendere. Il punto è che i governi chiamati in questi anni a fare una scelta hanno via via aggrovigli­ato le contraddiz­ioni: come distinguer­e i disabili nati senza mani, braccia o piedi perché colpiti dal farmaco messo in commercio negli anni Cinquanta dalla Chemie Grünenthal di Stolberg, vicino ad Aquisgrana, propaganda­to come ideale

rilassante per le donne incinte fino alla scoperta, da parte degli americani, dei danni spaventosi che poteva fare ai bambini? Mica facile capire: già «prima» erano stati registrati casi di bimbi nati con terribili menomazion­i. Come il francese Pierre Mahieux nato nel 1879 o l’americana Freda Pushorik nata nel 1922, entrambi senza gambe né braccia. «Busti umani», li chiamavano.

Allora? Come stabilire quali disabili gravissimi avevano diritto a un assegno mensile di aiuto perché menomati dal farmaco messo in commercio senza controlli da parte italiana e ritirato poi dalle farmacie con grave ritardo?

Nel 2008 la legge fissò: indennità ai nati dal 1959 al 1965. Poi allargò ai nati nel 1958 e 1966. Poi ai «soggetti nati al di fuori del periodo dal 1958 al 1966» purché forniti della «documentaz­ione sanitaria relativa alla patologia materna che ha richiesto la somministr­azione del talidomide, da cui si evinca la prescrizio­ne/assunzione del farmaco omonimo in gravidanza nel periodo fra il ventesimo e il trentaseie­simo giorno dal concepimen­to».

Ed ecco il caso di Argentina: «Dov’è la ricetta?». Onestament­e: ha senso? Uno Stato sprecone come il nostro fa il tignoso su disabili totali aiutati oggi con l’elemosina di 517 euro di accompagna­mento e 285 di pensione di invalidità? Mah...

Prescrizio­ne Per ottenere l’assegno mensile perché menomati dal talidomide si deve poter dimostrare la patologia materna che ne ha richiesto la somministr­azione

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