L’altra Sicilia (con le Eolie)
I colori e gli splendori di Palermo Selinunte, Stromboli, Taormina La sorpresa dell’arte contemporanea
Sicilia, terzo atto. Tra i viaggi del Corriere, quello nell’isola più grande e più ricca di storia del Mediterraneo è diventato una delle narrazioni preferite dai nostri lettori. Negli anni scorsi abbiamo esplorato il triangolo sudorientale tra Siracusa, Ragusa e Catania; e poi quello occidentale fra Palermo, Agrigento e Trapani. La scena stavolta si apre su un itinerario trasversale che parte dal capoluogo di regione e si conclude nella città etnea. Non è solo una «variazione sul tema», è un rendere giustizia a un territorio vasto e dai molteplici volti. Perché c’è un sud e un nord anche dentro la Sicilia; e l’interno con i suoi paesaggi monumentali si contrappone fieramente alle seduzioni della costa. Al di là delle bellezze artistiche e naturalistiche e delle tentazioni culinarie, vogliamo delineare un paesaggio umano che ha saputo fare della resilienza una leva identitaria, valorizzata dall’inventiva e dal talento. Una Sicilia di speranza, insomma, che lotta per la sua esistenza e ci regala un sorriso di positività.
Già il giorno di arrivo, il 26 maggio, ci aspetta uno dei tesori artistici ineguagliabili dell’isola: la cattedrale di Monreale del XII secolo, emblema di quello splendore dorato arabo-normanno rappresentato al suo interno da una strepitosa superficie a mosaici. Al capoluogo siciliano sarà dedicata l’intera giornata successiva: tra lo stupore della Cappella Palatina e le mollezze del golfo di Mondello, ecco i primi inconbili tri nel «ventre» della città: da Salvo, puparo del quartiere del Capo ad Andrea, sarto-musicista; fino a Pietro, libraio itinerante, predicatore del baratto: un’immersione esperienziale nella Palermo più verace. Alla quale si contrappone la cena in uno dei tanti palazzi nobiliari, tra atmosfere gattopardesche ma con un nuovo volto manageriale votato al turismo.
Una gita verso Sud riserva la sorpresa di Caltabellotta. Nell’ultima edizione del suo fortunato Sicilia sconosciuta, Matteo Collura, scrittore e già firma del Corriere, descrive questo paese come il più bello dell’isola, un luogo dell’anima. Di certo la ripida salita dalla costa agrigentina di Sciacca fino ai quasi mille metri di altitudine regala panorami memora- e spiega perché qui nel 1302 fu firmata un’importante pace tra francesi, spagnoli e papa Innocenzo VIII. Subito dopo è la volta di Selinunte. I resti della città greca costituiscono il più grande parco archeologico d’europa ma solo il 10% di quest’area è visitabile. Conosceremo l’iniziativa della cooperativa Settesoli, una comunità di 2000 piccoli viticoltori che, tra pulizia e nuova illuminazione, sta valorizzando il sito sensibilizzando anche chi acquista le loro bottiglie. Non lontano, nel Belice che oltre 50 anni fa fu ferito dal terremoto, visiteremo uno degli esempi più famosi di land art, il Cretto di Burri, che dialoga con le rovine di Gibellina.
Tra storia e arte contemporanea si snoda anche il tragitto da Palermo a Milazzo: sulle Madonie il borgo medievale di Castelbuono, che spicca anche per la buona gestione del suo territorio, è l’occasione per incontrare il pasticciere Fiasconaro, creatore di un pluripremiato panettone a lievitazione naturale e fautore di un grande polo agro-alimentare. A Castel di Tusa, nel Messinese, conosceremo il mecenate visionario Antonio Presti (un predicatore della Bellezza, impegnato nel sociale) che qui ha creato nel tempo la Fiumara d’arte con opere monumentali di artisti internazionali sparse nel territorio e un originale albergomuseo, l’atelier sul mare.
Due giorni sono dedicati alle Eolie da esplorare in barca, dalla suggestione delle sabbie nere di Vulcano, ai tesori archeologici di Lipari; dalla verde Salina, all’elegante Panarea, fino all’inquietante Stromboli, teatro della sciara sul mare. Il regista e drammaturgo Enzo Donato, amante da velista di questa manciata di isole in mezzo al Tirreno, ci racconterà miti, storie, aneddoti, dall’odissea di Omero al Postino di Troisi. Poi, Taormina ci aspetta con i suoi panorami sull’etna e lo scrigno di tesori di casa Cuseni, che ha ospitato i grandi artisti, scrittori e attori della prima metà del ‘900, da Lawrence a Picasso fino a Greta Garbo. Per noi raccontata da Antonella Ferrara, ideatrice e guida del festival letterario internazionale Taobuk.
Finale a Catania nel poco conosciuto e prezioso Museo dello Sbarco: gli eventi del ’43 saranno rievocati dalla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico che ha arricchito il luogo con il reportage fotografico di un testimone diretto di quell’evento, l’americano Phil Stern. Ancora una volta (suo malgrado) Sicilia crocevia della Storia. E dei nostri destini.