Più ricavi per Conad (che punta sul Nord)
non può esser avviata al riciclo e finisce nel termovalorizzatore o nei cementifici. Ma se non ci sono impianti l’unica soluzione è la discarica».
Non sarebbe più sostenibile sostituire la plastica?
«Non ci sono soluzioni semplici. Quando parliamo di sostenibilità, dobbiamo tenere presente che in natura non esiste la biodegradabilità, cioè tutti i rifiuti hanno bisogno di un trattamento per essere trasformati e questo richiede energia. Bisogna spingere all’uso di plastiche riciclabili: Corepla dal primo gennaio ha raddoppiato il contributo che dovranno versare le aziende che usano imballi non riciclabili. Le imprese devono ripensare gli imballaggi a monte, l’ecodesign può rappresentare una svolta, consentendo di chiudere il cerchio dell’economia circolare». La rete
● Corepla è il Consorzio nazionale senza fini di lucro costituito nel 1997 per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Fa parte del Conai
Conad conferma l’interesse per Iperdì e per un’espansione nel Nord-italia. È quanto è emerso ieri nella consueta conferenza stampa di fine anno del gruppo di supermercati. «Iperdì la stiamo guardando — ha spiegato ieri l’amministratore delegato Giuseppe Pugliese — ci sono difficoltà legate alla sua situazione, ma ci interessa. Mentre su Auchan non abbiamo niente da dire, non abbiamo nessun contatto con loro. A noi interessa espanderci in Nord Italia, nel Centro Sud siamo già molto forti».
Ieri Conad ha annunciato i dati di chiusura del 2018. Il giro d’affari è in crescita del 3% a 13,4 miliardi, un risultato che la società considera ancora più significativo in un panorama che vede i consumi in crisi (-0,9% annuo, fonte Nielsen). Il patrimonio netto sale a 2,53 miliardi dai 2,37 di fine 2017. In dieci anni Conad ha registrato una crescita del fatturato del 50% e per il prossimo anno il gruppo si prefigge di destinare 530 milioni di euro
Pugliese
«Siamo interessati a Iperdì. Nessun contatto con il gruppo Auchan»
al potenziamento delle rete di vendita con nuove aperture, acquisizioni e ristrutturazioni.
Nel 2018 la quota di mercato Conad è salita al 12,9% dal 12,5% dell’anno precedente e si è rafforzata la leadership nei supermercati con una quota passata al 22,4% dal 21,5% dello scorso anno. «Abbiamo tre assi strategici per il nostro sviluppo — ha spiegato il direttore generale Francesco Avanzini — : puntiamo sulla convenienza continuativa (Bassi&fissi), sui marchi Premium (Sapori e d’intorni, Verso Natura) e per il 2019 in particolare su nuovi trend come benessere». Interessante la recente spinta alla diversificazione con lo sviluppo del settore carburanti (15,5 milioni di automobilisti hanno fatto rifornimento alle stazioni Conad) e dei Petstore, i negozi per gli animali, che dagli attuali 26 dovrebbero arrivare a 100 nel medio periodo.