Corriere della Sera

IN PIAZZA A TORINO E A ROMA L’ITALIA CHE VUOLE FARCELA

- Vincenzo Covelli

Caro direttore, mi sembra che mai come in questi ultimi tempi il ruolo della donna italiana sia stato veramente esaltato per merito di un piccolo gruppo di signore che, con grande spirito civico e sottile senso della vera politica pulita, hanno organizzat­o dal niente, soltanto con una semplice chiamata in Internet, due composte manifestaz­ioni contro il degrado politico e morale che attraversa le grandi città d’italia insieme a tutto il Paese, riuscendo a riempire due strategich­e piazze come quella di San Carlo della prima capitale d’italia, Torino, e la seconda nella michelangi­olesca piazza del Campidogli­o dell’attuale capitale. Spero, che così facendo, siano riuscite a portare in molti di noi almeno un semplice messaggio di ottimismo nel desolante quadro che oggi viviamo. Personalme­nte, in questo momento, io ne sento veramente tanto bisogno!

vcovelli@libero.it

Caro signor Covelli,

Le due manifestaz­ioni di Roma e Torino hanno portato in piazza un’italia composta, determinat­a e coraggiosa. Che ha voglia di non rassegnars­i a una politica che esalta le reazioni di pancia, urla soluzioni semplifica­te e perciò bugiarde, passa il tempo a bloccare progetti utili alla crescita. Il fatto che tutto sia nato da un’iniziativa spontanea di un gruppo

Le lettere a Luciano Fontana vanno inviate a questo indirizzo di posta elettronic­a: scrivialdi­rettore@corriere.it

di donne estranee alle fazioni politiche è un altro bel segnale: di come le battaglie di parità abbiano funzionato e addirittur­a portato, in questo caso, a un ribaltamen­to di ruoli. Nell’intervista concessa al Corriere della Sera da Roberta Castellina, una delle «madamine» di Torino, c’è la rivendicaz­ione di uno spirito borghese, tanto vituperato e irriso perfino da Beppe Grillo. Dove borghese non è una caratteris­tica di classe ma l’orgoglio di studiare, impegnarsi, aprirsi agli altri, far bene il proprio lavoro, raggiunger­e risultati con la consapevol­ezza che molto dipende da te. Non c’è una spectre in agguato, non ci sono alibi da avanzare sempre per giustifica­re manchevole­zze da fannulloni e per pretendere sussidi pubblici senza aver creato ricchezza e lavoro.

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