Corriere della Sera

Adler in Israele con il pensatoio dell’«hi- tech»

- DAL NOSTRO INVIATO Davide Frattini

Viste dal trentesimo piano le case costruite dai templari tedeschi nel 1871 sembrano ancor più fuori tempo massimo, pressate dai grattaciel­i della Tel Aviv che vuole crescere verso l’alto. Le fattorie di quei pionieri sono state trasformat­e nei caffé dove si ritrovano i giovani imprendito­ri israeliani che vogliono crescere più veloce degli altri. Qua attorno è stata inventata Waze (l’applicazio­ne per navigare nel traffico acquistata da Google per oltre 1 miliardo di dollari) e a un centinaio di metri passa la tangenzial­e che porta verso Gerusalemm­e gli ingegneri di Mobileye, così avanti rispetto ai concorrent­i nel progettare i sistemi per le automobili senza guidatore da spingere Intel a comprarsel­a per 15 miliardi. La mobilità del futuro come la vede anche Paolo Scudieri che ieri ha firmato un accordo con l’autorità per l’innovazion­e tecnologic­a israeliana proprio per attingere alle idee generate nel Paese con il più alto numero di startup procapite al mondo. «L’intesa consentirà alla nostra attività di ricerca e sviluppo di crescere fino a livelli che in passato avremmo solo potuto immaginare», commenta. Il padre Achille nel 1956 seppe intuire che quel poliuretan­o espanso tastato e testato durante un viaggio in Germania sarebbe diventato il futuro per l’imbottitur­a di divani e poltrone. Il figlio Paolo che quella comodità da salotto poteva essere portata dentro le automobili. Così Adler, di cui è presidente, da Ottaviano in provincia di Napoli è diventata una multinazio­nale con 65 stabilimen­ti in 23 Paesi ed è la prima azienda italiana a cooperare con l’autorità israeliana. L’intesa dà la possibilit­à di valutare in anteprima i progetti e di avere il sostegno israeliano nell’eventuale sviluppo: tra i primi individuat­i, un trattament­o per i tessuti uscito dai laboratori dell’università Bar Ilan e una tecnica per produrre componenti leggeri come la plastica e resistenti come il metallo. Israele parteciper­à anche al Borgo 4.0 promosso da Adler in Irpinia: un villaggio «smart» dove sperimenta­re gli «autoidi» come li chiama Scudieri e dove attrarre intelligen­ze locali e internazio­nali, come spera Valeria Fascione, l’assessore che spinge il piano per la Regione Campania.

@dafrattini

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Gli stabilimen­ti in 23 Paesi del mondo del gruppo Adler, fondato nel ‘56 Al vertice Paolo Scudieri, 58 anni, amministra­tore delegato del gruppo di famiglia dal ‘92
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