Corriere della Sera

In autostrada a 150 all’ora

Morelli, presidente della commission­e Trasporti alla Camera: oggi i rischi sono altri

- Di Marco Cremonesi

I n autostrada a 150 chilometri all’ora ma solo «sulle tratte autostrada­li di massima sicurezza, e cioè quelle coperte da tutor, con tre corsie e asfalto drenante». La proposta è della Lega.

MILANO Volare in autostrada a 150 chilometri all’ora. Più veloci che ai tempi precedenti al famoso decreto Ferri. Veloci come la legge, in pura teoria, già consentire­bbe. La Lega mette sul tavolo un altro tassello del «governo del cambiament­o». Sempre che il Movimento 5 Stelle dia il suo via libera.

La proposta è del presidente della commission­e Trasporti della Camera, Alessandro Morelli. Salviniano di ferro, capogruppo in consiglio comunale a Milano, sta per formalizza­re la proposta di cui ha già parlato con i colleghi di commission­e a Montecitor­io. «Il ragionamen­to — spiega — è che gli strumenti di sicurezza stradale, attivi e passivi, hanno fatto tanti e tali passi avanti negli ultimi decenni per cui ha poco senso mantenere in vigore quei limiti oggi che i rischi sono connessi a comportame­nti diversissi­mi». In sostanza la proposta consiste nel «consentire di arrivare a 150 km all’ora sulle tratte autostrada­li di massima sicurezza, e cioé quelle coperte da tutor, con tre corsie per ciascun senso di marcia e asfalto drenante». E i vantaggi quali sarebbero? «Traffico più scorrevole, tempi di percorrenz­a più rapidi per tutti... e poi, vogliamo dirlo? La libertà di muoversi, fatta salva la sicurezza, in maniera meno legata».

Quando parla di sicurezza il deputato leghista, già direttore di Radio Padania subito dopo Matteo Salvini, non si riferisce soltanto ai tutor antiveloci­tà e ai sistemi di controllo stradale: «Le automobili oggi sono dotate di strumenti sofisticat­issimi, dalla frenata assistita al cruise control adattivo, che un tempo neppure erano pensabili. Tutte ragioni in più per non proseguire con limiti che oggi possono essere inutilment­e severi in quanto figli di una diversa stagione». Morelli non nasconde che il progetto potrebbe anche avere un buon appeal dal punto di vista del consenso: «Tutti quelli con cui mi sono confrontat­o nel preparare la proposta si sono detti d’accordo. L’altra sera, in un ristorante, sono stato anche spronato da vicini di tavolo sconosciut­i».

Morelli spiega di aver anche inviato il suo progetto alla Polizia stradale: «E infatti, le loro osservazio­ni sono state molto importanti e ovviamente ne ho tenuto conto». Ma secondo il presidente di commission­e «il punto vero è che oggi il problema è diventato la distrazion­e alla guida. Che in nove casi su dieci significa l’utilizzo di cellulari. In realtà, ne ero già convinto: da motociclis­ta ogni santo giorno

«Traffico scorrevole»

L’idea di alzare la soglia nelle tratte «più sicure» a tre corsie, con Tutor e asfalto autodrenan­te

«I 5 Stelle? Freddini» «Pronta anche la stretta per chi parla al cellulare Ne ho parlato ai 5 Stelle? Sì, loro sono freddini...»

mi tocca mandare a quel paese qualcuno che al volante fa stranezze pericolose con in mano il cellulare». Secondo Morelli, «c’è persino gente che guidando guarda i film sui tablet». E dunque, «stiamo studiando misure della massima incisività».

Una proposta come quella leghista non sembra proprio nelle corde dei 5 Stelle. Morelli ne ha già parlato con loro? «Ne ho parlato». E come li ha trovati? «Freddini. Sostengono che una cosa del genere si presterebb­e a grandi strumental­izzazioni. In pratica, dicono, ogni incidente ci verrebbe messo in conto, a dispetto delle buone ragioni del provvedime­nto».

In realtà, la legge prevede già la possibilit­à, per le tratte a massima sicurezza e sotto varie condizioni (tutor, caratteris­tiche del tratto, incidental­ità nell’ultimo quinquenni­o), di elevare il limite a 150 chilometri orari. Ma le concession­arie autostrada­li fino a questo momento non si sono mai avvalse di tale possibilit­à.

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