Quanto vale Milano? C’è il Real Madrid per scoprirlo
Basket, debutto casalingo per L’AX in Eurolega contro i campioni in carica. Pianigiani: «È una verifica»
MILANO C’è sempre un Real Madrid sulla strada per l’europa, tanto vale affrontarlo subito e capire il proprio valore. Vinte le prime cinque partite stagionali (le due di Supercoppa, le due di campionato e il debutto in Eurolega a Podgorica), L’AX Milano si mette alla prova contro i campioni in carica, che in quanto a vittorie consecutive stanno già a quota sei e che fanno parte delle Big Three (con Cska e Fenerbahçe) per le quali conquistare un posto in finale dovrebbe essere una formalità.
Forum esaurito per il debutto casalingo in Eurolega, squadra rinfrancata dalla solida vittoria contro i vecchi rivali della Virtus Bologna, ma la partita di stasera potrà (e dovrà) dire tante cose, fissando il benchmark del gruppo lontano dall’italia: nel nostro campionato i biancorossi sono partiti dimostrando che il peso del pronostico non li preoccupa più di tanto, in Eurolega la prestazione con il Real Madrid potrà dire quanto lontani (o, perché no, vicini) siano i valori rispetto a chi è stato costruito per dominare.
Per capirci: lo scorso anno il Real Madrid ha conquistato l’europa passando per dodici infortuni più — soprattutto — o meno seri su diciassette giocatori nel roster. È vero, c’era il giovane talento Luka Doncic, che oggi si sta già facendo notare ad appena 19 anni con la maglia dei Dallas Mavericks, ma non c’era Sergio Llull, fuori per tutta la stagione regolare con un crociato a pezzi e recuperato giusto in tempo per i playoff. Stasera naturalmente ci sarà, con i suoi folli tiri da ogni parte del campo calamitati dal canestro.
Giusto per non farsi mancare nulla, l’olimpia non batte il Real dal lontano 2010, e a Milano le merengues vantano una striscia aperta di cinque vittorie consecutive: «È fin troppo facile parlare del Real Madrid, perché è la squadra campione d’europa e può contare su un nucleo di giocatori che stanno insieme da anni, e da anni con lo stesso allenatore», coach Pianigiani ha buon gioco nel farsi da parte e regalare agli spagnoli l’ovvio ruolo dei favoriti. Però... «Abbiamo fatto finora tutto quello che dovevamo, quindi non avrebbe potuto esserci una partita migliore per ricevere un ulteriore impulso nel nostro entusiasmo e autostima. Vediamo a che livello siamo».
È la curiosità maggiore.