Corriere della Sera

«Idea irrealizza­bile, dobbiamo garantire la qualità dei corsi»

- G. Fre.

«Non abbiamo mai discusso con il ministro di abolire il numero chiuso né il test. È una proposta irrealizza­bile, noi rettori abbiamo il dovere di dire la verità alle famiglie e agli studenti: le Università italiane sono impegnate per ampliare il numero di studenti a Medicina, ma vogliono garantire il diritto effettivo allo studio. Passare da poco meno di diecimila studenti a 60 mila matricole è irrealisti­co». Come tutti, ieri mattina il presidente della Conferenza dei rettori italiani Gaetano Manfredi è stato preso di sorpresa, ha contattato il ministero, Palazzo Chigi, alla ricerca di una spiegazion­e.

Che cosa le hanno detto?

«Non ne sapevano nulla. Ma la questione di Medicina va gestita con attenzione. Noi abbiamo chiesto un incontro al più presto con il ministro. Per fare un buon medico ci vogliono un certo numero di ore di lezione, di laboratori­o, di esperienza in ospedale. Se non riusciamo a garantire tutto questo, rischiamo addirittur­a di perdere l’accreditam­ento europeo: i medici laureati nei Paesi europei possono lavorare nei diversi Paesi proprio perché c’è una qualità condivisa dei corsi. E infatti in tutti i Paesi ci sono forme di selezione all’ingresso».

Si potrebbe cambiare il test?

«È un’ipotesi. Noi come Atenei abbiamo approvato un ordine del giorno per aumentare il numero degli studenti, fino al 50 per cento in due o tre anni senza altre spese».

Il test al secondo anno può essere una soluzione?

«No, perché poi che cosa fanno gli studenti che non entrano? Hanno perso un anno. Senza contare che l’emergenza sono le borse per le specializz­azioni: quelle il governo dovrebbe aumentare, stanziando nuovi fondi».

 ??  ??
 ??  ?? Gaetano Manfredi 54 anni
Gaetano Manfredi 54 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy