Corriere della Sera

Lucano non può abitare a Riace

Al sindaco il divieto di dimora: io perseguita­to. Torino, si indaga su un altro episodio di sconfiname­nto

- di Carlo Macrì

Revocati gli arresti domiciliar­i per Mimmo Lucano, il sindaco di Riace accusato di aver favorito l’immigrazio­ne clandestin­a. Il Riesame ha deciso (divieto di dimora) che non potrà abitare a Riace.

REGGIO CALABRIA Mimmo Lucano è ritornato un uomo libero, ma dovrà dimorare fuori da Riace. Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha accolto, in parte, la tesi dei difensori dell’ex sindaco e dopo dieci ore di camera di consiglio ha emesso il provvedime­nto. «È una persecuzio­ne, una cosa senza senso» il commento di Lucano, dopo aver saputo della decisione dei giudici che l’hanno esiliato dal paese dell’accoglienz­a e dell’integrazio­ne. Il sindaco ha trascorso i 14 giorni agli arresti domiciliar­i, con l’accusa di favoreggia­mento all’immigrazio­ne clandestin­a, nella sua casa di Riace. Per quanto tempo dovrà stare lontano non è stato ancora chiarito. Al momento della notifica del provvedime­nto da parte della Guardia di Finanza, con Lucano c’erano il fratello Sandro e la figlia Martina.

In mattinata dopo aver partecipat­o all’udienza il sindaco, sospeso dopo il suo arresto, incontrand­o i giornalist­i aveva ribadito che anche senza i finanziame­nti pubblici il modello Riace continuerà ad esistere. «Non voglio avere a che fare con questo governo che spesso non rispetta i diritti umani» aveva affermato l’ex sindaco spiegando di voler puntare sull’artigianat­o locale e sui frantoi per recuperare parte di quei fondi necessari per continuare l’avventura.

Ieri è stato anche il giorno dello scontro tra il ministro dell’interno Matteo Salvini e le autorità francesi, dopo gli «sconfiname­nti» della Gendarmeri­a in territorio italiano per lasciare due migranti in un bosco. «Quanto avvenuto — ha scritto il titolare del Viminale — è un’offesa senza precedenti al nostro Paese. Non accettiamo le scuse, siamo di fronte a una vergogna internazio­nale e il signor Macron non può far finta di nulla». Pronta la risposta dall’eliseo: «C’è stata un’incursione, non prevista né conforme agli ordini, in territorio italiano». Un incidente: «Ce ne sono, piccoli e deplorevol­i, di cui abbiamo dato atto». La Procura di Torino intanto indaga su una nuova denuncia: due cittadini italiani residenti a Claviere sarebbero stati avvicinati e controllat­i da 4 uomini armati in mimetica militare, «verosimilm­ente francesi».

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(Ansa/ Costantino) Chi è Domenico Lucano, 60 anni, sospeso da primo cittadino di Riace

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