Corriere della Sera

Il segnale di Milano per la tolleranza

- Andrea Senesi

MILANO Le prove generali erano state fatte ad agosto in occasione del vertice in Prefettura tra Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orbán. La piazza milanese si ritrova con le stesse parole d’ordine e le stesse sigle a organizzar­e la protesta. Anpi, Aned (l’associazio­ne dei deportati nei lager) e i Sentinelli, un gruppo molto attivo nato sui temi della laicità e dei diritti. I diecimila di piazza San Babila furono salutati come «i nuovi resistenti». Un mese dopo sul sagrato del Duomo si ritrovano, tutti vestiti di rosso, in 25 mila (stima degli organizzat­ori). «Intolleran­za zero», il titolo scelto per la nuova mobilitazi­one. Il Pd non c’è perché impegnato col suo corteo a Roma, i politici sono pochi e sul palco si alternano le testimonia­nze delle vittime di episodi d’intolleran­za e odio. Lo studente bullizzato, i ragazzi di Verona aggrediti perché gay, il ricercator­e che ha denunciato Trenord per la frase razzista di una capotreno contro i rom. E poi Massimo Biancalani, il parroco che accoglie i profughi, e il cantautore Enrico Nascimbeni, picchiato quest’estate sotto casa da due persone al grido di «sporco comunista». Si canta e si balla col rap del bresciano Tommy Kuti e la sua «Sono afroitalia­no». In piazza si affaccia Laura Boldrini, vestita di rosso e applauditi­ssima. «Al fascismo non ci si arriva con un colpo di Stato ma erodendo giorno per giorno le garanzie democratic­he. Non rispettand­o più la separazion­e dei poteri, o i diritti della Costituzio­ne e delle minoranze», attacca l’ex presidente della Camera. «La pacchia per Salvini è finita, questa piazza lo dimostra», dicono gli organizzat­ori. Si chiude con «Bella Ciao» e «Maledetta primavera», Resistenza e pop anni 80.

 ??  ?? In rosso Il presidio in piazza Duomo
In rosso Il presidio in piazza Duomo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy