Biotech, Diasorin si allea con Qiagen per i test diagnostici
In termini scacchistici somiglia alla mossa del cavallo, un’azione capace di dare una svolta alla partita. L’accordo sulla messa a punto di un nuovo test per la diagnosi della tubercolosi latente, concluso tra il gruppo Diasorin — specializzato nella produzione di strumenti per la diagnostica medica, sede a Saluggia, in provincia di Vercelli, orizzonte il mercato globale — e la società tedesca di biotech Qiagen, è infatti una mossa originale nelle strategie di sviluppo dell’azienda piemontese. Arrivata negli anni a capitalizzare in Piazza Affari oltre 5 miliardi e con un fatturato di 700 milioni di euro.
«La partnership con Qiagen, che si concretizza oggi nel lancio del nuovo prodotto diagnostico, è un bell’esempio di collaborazione tra aziende europee», sottolinea l’ad di Diasorin Carlo Rosa. Qiagen ha infatti sviluppato un test per l’individuazione della tubercolosi latente, malattia particolarmente insidiosa per via dell’alto rischio di contagio. «Grazie alle nostre apparecchiature diagnostiche questo test, che richiede una complessa gestione manuale, potrà essere realizzato in laboratorio in tempi più rapidi e a costi più contenuti. Attualmente Qiagen realizza un fatturato di circa 200 milioni l’anno con questo sistema diagnostico. A regime, dopo l’accordo con noi, il giro d’affari congiunto potrà raggiungere il miliardo di euro», spiega Rosa. Il test — denominato QUANTIFERON-TB Gold Plus — è disponibile da oggi in Europa. Dal prossimo anno sbarcherà negli Stati Uniti e dal 2020 in Cina. Secondo Rosa la partnership con Qiagen rappresenta una sinergia perfetta tra due aziende di media dimensione (Qiagen fattura circa 1,5 miliardi di euro) in un mercato «in cui il consolidamento a livello globale sta compiendo progressi velocissimi». Le due società, in ogni caso, rimarranno pienamente autonome e distinte nei rispettivi mercati di riferimento. Diasorin, società, fondata del 1968, è sempre cresciuta per linee interne oppure con acquisizioni mirate (che negli anni hanno raggiunto un ammontare complessivo di circa 500 milioni di euro). Ieri il titolo in Piazza Affari è cresciuto dell’1,9%, portando la performance degli ultimi 12 mesi al 24%. A settembre 2013 Diasorin quotava 30 euro, ieri 90.