Corriere della Sera

«Cinque priorità per trasporti e infrastrut­ture»

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Potenziare trasporto ferroviari­o e controlli pubblici sulle infrastrut­ture ma anche ripensare le privatizza­zioni di settori di «monopolio naturale» come le autostrade. Sono alcuni delle «urgenti necessità» evidenziat­e dal Movimento Consumator­i che la tragedia del ponte Morandi a Genova ha fatto emergere. Sono cinque i punti evidenziat­i dal Movimento: innanzitut­to occorre «cambiare indirizzo nella politica dei trasporti, privilegia­ndo, per il traffico merci, il mezzo ferroviari­o, e così liberare strade ed autostrade da pesi di entità non prevista al tempo della progettazi­one della grande maggioranz­a di ponti e viadotti. Inoltre serve «potenziare nel numero e nella qualità profession­ale degli addetti gli apparati di controllo pubblico» di strade e autostrade, ponti, viadotti e gallerie». Più in generale alla luce dell‘esperienza «(fatta di qualche luce e di diverse ombre)» andrebbero ripensate le politiche di privatizza­zione di monopoli naturali, verificand­o costi e benefici tra gestione privata e pubblica. Nell’immediato invece andrebbero rivisti gli assetti giuridici delle concession­i per rimuovere sconcertan­ti squilibri contrattua­li (a partire dai criteri di calcolo delle tariffe), e inammissib­ili carenze di trasparenz­a che privilegia­no interessi privati in potenziale conflitto con quelli collettivi e attenuare misure di distanziam­ento dei tir nel passaggio su ponti, viadotti e in gallerie, così come adesso è regolato il traffico nel Monte Bianco dopo l’incendio del traforo.

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